Prevista una tripartizione della manifestazione, che si svolgerà dal 19 al 23 ottobre. Ingresso selettivo, solo per operatori, nella parte dedicata al Business. Cazzola: «Per due anni al Portello, poi ci trasferiamo a Rho-Pero».
Più che il quarantaduesimo, quello appena avviato rischia di essere l’anno zero per lo Smau. La piena assunzione di poteri della nuova proprietà, che sarà definitivamente sancita il 1° marzo con l’inglobamento in Promotor International, coinciderà infatti con una riorganizzazione radicale della manifestazione milanese, in linea con stimoli e richieste arrivate negli ultimi anni dal mondo delle aziende e degli operatori del settore. Le prime informazioni su Smau 2005 parlano di una netta tripartizione del salone, distinto fra Business, Consumer ed E-Government. La prima area rimarrà quella dalle dimensioni più ampie e si svolgerà dal 19 al 22 ottobre, con ingresso riservato solo agli operatori professionali. Le altre due sezioni dureranno cinque giorni, ma i primi due non saranno accessibili al pubblico generico. Tra le novità già previste per quest’anno, c’è un maggior peso dei biglietti a pagamento, a discapito degli «inviti a pioggia» (così li ha definiti il presidente di Smau, Alfredo Cazzola) che avevano caratterizzato le precedenti edizioni.
Altro elemento importante di Smau 2005 è il suo spostamento nei padiglioni del Portello (dal 14 al 16), dove la manifestazione si svolgerà per i prossimi due anni. «Dal 2007 – ha annunciato Cazzola – ci trasferiremo definitivamente nella nuova area di Fiera Milano a Rho-Pero, ma volevamo preparare gradualmente pubblico ed espositori al cambiamento». Balza comunque all’occhio, esaminando la piantina della nuova edizione, come lo spazio occupato sia ridotto rispetto agli anni precedenti. I comunicati ufficiali parlano di un obiettivo dimensionale da 80mila metri quadrati, ma da fonti ufficiose per ora ne sarebbe stata opzionata solo la metà. Anche sui visitatori, il nuovo management sembra avere, per ora, un atteggiamento improntato al realismo: «Il grande pubblico resta un punto di forza per la nostra manifestazione – ha confermato il consigliere delegato Solly Cohen – ma teniamo molto a raccogliere visitatori qualificati e profilati, possibilmente migliorando il dato di 53mila unità raggiunto nel 2004».
Le prime indicazioni su Smau 2005 sembrano aver recepito alcune delle istanze proposte dalle aziende che hanno partecipato all’Advisory Board, promosso dalla nuova dirigenza per acquisire indicazioni utili a migliorare un salone verso il quale c’è stata, negli ultimi anni, una progressiva disaffezione degli espositori. Il prossimo passo, ora, sarà convincere soprattutto chi non ha partecipato alle precedenti edizioni. Con l’occhio rivolto proprio a questi soggetti, che vorrebbero uno Smau nel quale raccogliere contatti di business utili e qualificati, gli organizzatori stanno pensando anche a una parte convegnistica più snella, sia per dare finalmente una logica a contenuti in passato ritenuti troppo disperisivi sia, soprattutto, per non “distrarre” il pubblico dalla visita agli stand.