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PMI, crescono transazioni digitali, portafogli virtuali e utilizzo dell’AI

Terzo rapporto sulle abitudini di spesa di Qonto: crescono transazioni digitali, portafogli virtuali e utilizzo dell’AI tra PMI e liberi professionisti in Europa. L’Italia è il Paese con il maggiore aumento dei pagamenti virtuali attraverso l’utilizzo di portafogli digitali (+22%). Le PMI tricolori utilizzano sempre più l’intelligenza artificiale (+4%)

Qonto ha presentato il suo terzo Rapporto sulle abitudini di pagamento di oltre 500.000 tra PMI e liberi professionisti presenti nei principali Paesi (Italia, Francia, Germania e Spagna). Dall’analisi condotta sulle abitudini di spesa emerge come in Italia aumenti più che altrove in Europa (+22% nell’ultimo anno) l’utilizzo dei pagamenti virtuali attraverso l’impiego di portafogli digitali direttamente da device, come smartphone, smartwatch e tablet. PMI e professionisti italiani mostrano di apprezzare l’intelligenza artificiale, e adottano sempre più queste soluzioni all’avanguardia (dallo 0,2% del 2023 al 4% di quest’anno). Allargando il raggio d’azione, il Rapporto mostra come a livello europeo sia in corso un netto spostamento verso carte virtuali e transazioni online (elaborate tramite un sito web di un commerciante), a conferma dell’ampia trasformazione digitale delle pratiche finanziarie delle PMI, nonostante i pagamenti offline (elaborati direttamente in negozio tramite un terminale) continuino a ritagliarsi la fetta più grande del mercato.

Mariano Spalletti, Managing Director per l’Italia di Qonto
Mariano Spalletti, Managing Director per l’Italia di Qonto

“Come dimostra il nostro Rapporto sulle abitudini di spesa di quest’anno, siamo di fronte a un passaggio epocale delle PMI europee verso una trasformazione digitale, con un ruolo chiave di strumenti digitali e portafogli virtuali. Trend confermato anche in Italia, Paese con il più forte aumento dei pagamenti virtuali attraverso l’utilizzo di e-wallet, dove comunque resta importante l’utilizzo delle carte fisiche. Da rilevare che anche le PMI europee più tradizionali stanno scegliendo questo percorso, sfruttando la tecnologia per rimanere competitive, evidenziando resilienza e adattabilità”, commenta Mariano Spalletti, Managing Director per l’Italia di Qonto. “Quando vengono forniti strumenti digitali utili, le PMI tendono a utilizzarli sempre di più. Nei nostri 4 mercati europei, Qonto si rivolge a un potenziale di 15 milioni di PMI. In futuro, intendiamo continuare a guidare la strada verso l’innovazione e fornire il miglior sistema di finanza aziendale a sempre più professionisti e aziende. Con un team di 1.600 dipendenti in Europa, sono fiducioso che stiamo sulla strada giusta per raggiungere questo obiettivo.”

I portafogli digitali fanno esplodere i pagamenti virtuali direttamente da device. Se i pagamenti fisici tradizionali nei negozi diminuiscono del 13% in tutti i mercati, quelli virtuali aumentano a livello globale, grazie soprattutto all’utilizzo di portafogli digitali (e-wallet) come Apple Pay e Google Pay, che consentendo agli utenti di effettuare pagamenti virtuali nei negozi e online, direttamente da device (smartphone, smartwatch, tablet, ecc.). L’Italia, con un +22%, è al primo posto tra i Paesi analizzati per crescita dei pagamenti virtuali tramite portafogli digitali, mentre Francia, Germania e Spagna registrano un aumento più lento ma costante del 11-12% medio. Secondo il terzo Rapporto sui pagamenti, Apple Pay si ritaglia l’86% delle transazioni di portafoglio digitale tra i clienti di Qonto, anche se cresce meno rispetto a Google Pay (+56% rispetto a un +75%).

Le PMI europee abbracciano la rivoluzione dell’intelligenza artificiale. L’adozione di strumenti di AI tra le PMI europee cresce notevolmente, passando dall’1% del primo trimestre 2023 all’8% del 2024.In un mercato di fornitori di soluzioni di intelligenza artificiale trainato da OpenAI, con una quota tra i clienti di Qonto salita dal 60 all’80% nel corso dell’ultimo anno, seguito da Midjourney, Mistral, Elevenlabs e Scaleway, cresce globalmente la richiesta di servizi di AI. L’Italia mostra un aumento significativo nell’adozione dell’intelligenza artificiale, passando dallo 0,2% al 4% di quest’anno. La Germania guida l’adozione di strumenti di AI tra i clienti di Qonto, passando dallo 0,5% al 13% del 2024, seguita dalla Spagna (dallo 0,9% all’11%) e dalla Francia che raggiunge l’8%.

Crescono rapidamente le transazioni online delle PMI che comunque pagano più spesso offline. L’analisi delle transazioni delle PMI nei Paesi oggetto di studio mostra un’ampia trasformazione digitale nelle operazioni aziendali, a testimonianza di uno spostamento verso i pagamenti online, elaborati tramite un sito web di un commerciante. I pagamenti offline (elaborati direttamente in negozio tramite un terminale) continuano comunque ad occupare due terzi delle transazioni, anche se nel corso dell’ultimo anno sono calati del 3%, a fronte di un aumento del 6% di quelli online. Quest’ultimo trend si evidenzia in particolare in Spagna, dove il 63% delle spese con carta avviene via Internet, contro Francia (68%) e Italia (72%, percentuale più alta in UE) dove vengono preferite le transazioni su POS presso esercizi commerciali.

 Accelera l’uso delle carte virtuali, soprattutto per le transazioni più costose. Sebbene le transazioni con carte fisiche rappresentino ancora il 91% del totale in Europa, è in aumento l’uso delle carte virtuali (equivalenti digitali di carte di credito o debito fisiche), prevalentemente utilizzate per transazioni online o acquisti via smartphone. Un trend che indica un cambiamento notevole nelle abitudini di pagamento delle PMI, sempre più orientate verso soluzioni digitali. In Italia, ad esempio, vi è una rapida crescita dell’adozione di carte virtuali, con un tasso di crescita 4 volte più elevato rispetto alle carte fisiche (35% vs 8%) che comunque vengono impiegate nel 91% dei casi. La Spagna è all’avanguardia in questo trend con un tasso di adozione significativamente più elevato delle carte virtuali (oltre un terzo delle transazioni) rispetto a Germania (11%) e Francia (meno dell’8%).

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