In Italia, il vendor americano ha chiuso il 2001 con un fatturato pari a 62,411 milioni di euro.
La filiale italiana di Sas Institute ha chiuso, il 31 dicembre scorso, l’anno fiscale 2001 con un fatturato pari a 62,411 milioni di euro. I ricavi provengono per lo più dalla vendita di licenze software (49,135 milioni di euro). I rimanenti 13,276 milioni di euro sono legati all’offerta di servizi professionali.
La crescita registrata dalla società si deve soprattutto ai progetti realizzati in ambito Crm, che rappresentano il 46% del fatturato totale; le altre Sas Business solution hanno contribuito per il 35%. I settori verticali più reattivi alle soluzioni proposte da Sas sono stati quelli del credito e della finanza (46%), delle utility (16,7%), Pubblica amministrazione e sanità (15,5%), industria (11,8%) e, infine, commercio e servizi (10%).
In un anno che, nonostante i risultati positivi, Alessandro Zeigner, amministrtore delegato di Sas Italia, non trova dificoltà a definire difficile, la società ha assistito a un aumento dei dipendenti, che nello Stivale sono passati da 270 a 345, con l’obiettivo di raggiungere le 410 unità entro il dicembre prossimo. A livello strategico, la società, che è presente nel nostro Paese dal 1987, intende continuare sulla strada della Business intelligence, sviluppando soluzioni analitiche basate sull’Intelligence Architecture, framework frutto dell’esperienza di Sas che, annualmente, investe circa un terzo dei propri ricavi in ricerca e sviluppo, nonché in formazione. Su questa piattaforma tecnologica si basano le “Magnifiche 7”, nome con cui il vendor definisce le proprie soluzioni di Bi che permettono di progettare, gestire e mantenere un processo di data warehousing coordinato, di estrarre dati dai vari database aziendali e di distribuire agli utenti le informazioni per mezzo di un portale Web.