Il presupposto, ben delineato da Bill Staples sul blog di Microsoft, è che oggi in azienda si lavora in modo diverso rispetto a pochi anni fa. Lo si fa in mobilità e basandosi su cloud. Ma le applicazioni che si usano non riescono a tenere il passo con le esigenze degli utenti aziendali.
Accade che anche se si usa già il cloud (in SaaS) per gestioni come il Crm o le risorse umane, si rimane comunque ancorati, concettualmente e fisicamente, al pc stabile, in rete.
Detto in altri termini, le applicazioni usate per questi scopi non sono ottimizzate per l’utilizzo mobile, non sono integrate con altri servizi, non sono accessibili quando e dove le persone ne hanno bisogno.
Così dicendo Staples, di fatto, sottolinea una forma di digital divide insita al mondo digitale stesso, e ne enuclea le determinanti nella carenza di sviluppatori mobili sufficientemente formati, nella proliferazione dei dati aziendali sui sistemi locali e oltre il firewall aziendale (nel cloud),
negli stessi meccanismi di condivisione dell’applicazione, che governati dall’IT contrastano con la logica app store a cui l’utente mobile è abituato.
È per risolvere questi problemi che Microsoft ha realizzato la soluzione PowerApps. Si tratta di un servizio che consente di creare e condividere applicazioni aziendali con il team su qualsiasi dispositivo e in pochi minuti.
PowerApps è stato concepito per avvantaggiare i dipendenti creando rapidamente applicazioni che funzionano su qualsiasi dispositivo con un esperienza utente di tipo Office, utilizzando collegamenti per servizi cloud, come Office 365, Dynamics CRM Salesforce, Dropbox e Microsoft Onedrive oppure sistemi on-premise come SharePoint, SQL Server, database Oracle, SAP e altri, condividendo PowerApps come fosse un documento.
Sviluppatori e professionisti IT beneficiano di Azure App Service per distribuire applicazioni web native o mobili, aggiungere data connection e API ai sistemi aziendali, consentendo agli utenti di creare le applicazioni di cui hanno bisogno, provvedere alla necessaria sicurezza dati e privacy.
La soluzione è stata già testata da realtà enterprise, indicate da Staples in Toro, Bose, Metro Bank, eBecs, Groupe Beneteau. Ma il lavoro è in corso. Si può accedere alla soluzione cliccando QUI.