La società del noto servizio di comparazione di prezzi PriceRunner ha annunciato di aver fatto causa a Google per un importo preliminare di quasi 2,1 miliardi di euro (22 miliardi di corone svedesi) presso la Patent and Market Court di Stoccolma.
La causa – ha affermato PriceRunner – segue le conclusioni della European General Court che avrebbe stabilito che Google ha violato le leggi antitrust dell’UE manipolando i risultati di ricerca a favore dei propri servizi di comparazione degli acquisti.
PriceRunner è stata fondata nel 1999 in Svezia ed è anche operante – e molto forte – nel Regno Unito, dove è il maggiore servizio di comparazione, con 2,3 milioni di prodotti da 6.000 rivenditori di 21 Paesi diversi.
Secondo la società svedese che ha intentato la causa a Big G, Google avrebbe causato un danno ai consumatori europei, così come a PriceRunner stessa e ad altri servizi di acquisti comparativi.
Inoltre, PriceRunner ha aggiunto che, poiché la violazione è ancora in corso, l’ammontare dei danni aumenta ogni giorno. Pertanto, la società svedese si aspetta che l’ammontare finale dei danni della causa possa essere significativamente più alto.
La mossa di PriceRunner si basa sulle conclusioni della Commissione europea che nel giugno 2017 aveva dichiarato che Google ha violato le leggi europee sulla concorrenza, dando vantaggi sleali sul suo motore di ricerca al suo servizio di shopping comparativo.
Il punto di vista di PriceRunner è che, dopo il ricorso di Google alla General Court, la decisione sia stata sostanzialmente confermata dal Tribunale nel novembre 2021.
Oltre alla violazione della legge sulla concorrenza da parte di Google fino al 2017, PriceRunner ritiene che Google non abbia rispettato la decisione della Commissione ma stia ancora abusando della sua posizione dominante.
Secondo la società svedese, il risultato è che il traffico Internet, e quindi i profitti, vengono deviati da PriceRunner e altri servizi di comparazione degli acquisti verso i servizi di Google.
PriceRunner sostiene che tale comportamento è dannoso anche per i consumatori e cita la società di consulenza Grant Thornton, secondo la quale i prezzi delle offerte mostrate nel servizio di comparazione di Google sono più alti del 12-14% rispetto a quelli degli altri servizi.
E quindi, come conseguenza, a causa della violazione di Google i consumatori europei pagherebbero miliardi in più ogni anno.
Naturalmente, per sapere se PriceRunner ha ragione o se invece Google ha operato nel rispetto delle norme, dovremo attendere le decisioni degli organismi deputati a dirimere la controversia, che potrebbe avere un certo impatto sui business legati alla Rete, in Europa.