Professioni più che “sicure”

Il volto del recruiting in ambito Ict cambia: le aziende sono alla ricerca di professionisti sempre più preparati e altamente “skillati” soprattutto in alcuni ambiti

In questo momento, è caccia aperta agli esperti di sicurezza informatica, agli analisti e ai programmatori capaci di usare i linguaggi più innovativi, agli specialisti di portali, ai database administrator, ai consulenti e-business e ai project manager. Inoltre, porte aperte anche per i knowledge manager e per i technical trainer, professionisti in grado di trasferire, all’interno e all’esterno dell’azienda, conoscenze e abilità tecniche in un mondo dove le tecnologie evolvono a ritmi vertiginosi e impongono, dunque, una formazione continuativa e incessanti aggiornamenti. Per gli stessi motivi, molto ricercati dalle aziende sono i professionisti dell’assistenza tecnica, tra cui gli operatori di call center tecnico.
Secondo i dati della recente indagine realizzata da Microsoft in collaborazione con Netconsulting, sono 32mila i lavoratori hi-tech che ancora mancano all’appello per una perdita complessiva a carico del Sistema Paese di oltre 3 miliardi di euro nel 2002. Come confermato dall’andamento delle ricerche effettuate su jobpilot.it, si tratta di specialisti legati all’area sviluppo, pianificazione e progettazione, sicurezza, assistenza e supporto tecnico.
In totale coerenza con la consapevolezza del valore strategico delle risorse umane, le aziende ricercano e richiedono i profili più qualificati e, per assicurarseli, gestiscono la campagna di recruiting in termini professionali, per esempio utilizzando gli innovativi servizi di net head-hunting. Le aziende, quindi, assumono meno in termini di volumi, ma sono diventate più attente, prudenti ed esigenti riguardo alla qualità delle assunzioni in programma.

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