La digital transformation si sta dimostrando uno dei termini più in voga nel 2019, non solo in virtù dell’importanza che riveste per le aziende, ma anche per l’impatto derivante dal potenziale che può ancora esprimere.
Idc prevede che le aziende spenderanno circa 1.700 miliardi di dollari nella digital tranformation entro la fine di quest’anno, con un incremento del 42% dal 2017.
Le organizzazioni di ogni dimensione e settore sono al lavoro per completare la digitalizzazione delle proprie operazioni di business, tuttavia il percorso è ancora lungo e complesso.
Numerose aziende cominciano a rendersi conto che un’operatività più rapida, semplice ed economica riveste minore importanza rispetto all’esigenza di generazione di un reale valore di business.
È questo il motivo per cui le iniziative di digital transformation che hanno avuto successo sono meno del 30%. Come è possibile quindi per le aziende ottenere un ritorno sugli investimenti che vanno in questa direzione?
La risposta è nei dati
Secondo Francesco Giaccio, Executive Managing Director di Johnson Controls Italia, la risposta è nei dati.
La capacità di tenere traccia di tassi di utilizzo, consumo energetico o altri feed rappresenta ora la normalità, le aziende stanno però iniziando a rendersi conto di potere usare queste informazioni per rendere dipendenti, risorse e asset non solo più efficienti, ma anche maggiormente produttivi.
Facendo un’analisi più approfondita su come le aziende possano ottenere beneficio dall’implementazione della digital transformation e conseguente realizzazione di un ecosistema connesso.
Il cambiamento per Giaccio rappresenta sempre una sfida e la digital transformation su larga scala di tutti i settori alla quale abbiamo assistito negli ultimi anni non fa eccezione.
Una volta che le aziende hanno completato questo percorso e trasformato la propria organizzazione in complessi sistemi tecnologici connessi, il processo non finisce.
Questi ecosistemi devono infatti elaborare i dati acquisiti dai vari sistemi, semplificando l’operatività del personale della struttura e creando un valore per i proprietari degli edifici mai esistito fino ad ora, compresi nuovi profitti.
Per esempio, dice Giaccio, prendiamo in considerazione uno stabile di 30 piani, sede di uffici, che in seguito alla trasformazione digitale “ha preso vita”, essendo in grado di imparare, progredire ed evolversi.
I proprietari, o chi lo ha in gestione, sono in grado di monitorarne il consumo energetico in modo più granulare, riuscendo a stabilire persino a livello di singolo piano come ottimizzare l’intero ambiente, dallo spegnimento delle luci in aree che non vengono utilizzate all’impostazione di timer di accensione solo negli orari di lavoro.
La moltiplicazione di un livello tale di ottimizzazione per tutti i 30 piani consente non solo di incrementare la sostenibilità dell’edificio, ma riduce anche significativamente i costi delle bollette.
Investire nella forza lavoro
Per Giaccio in qualsiasi settore una forza lavoro competente e partecipe è la chiave per raggiungere gli obiettivi aziendali. Vale anche per quel che riguarda il processo di trasformazione digitale. Quest’ultima sta migliorando non solo funzionalità e tecnologie, ma anche la struttura e le esigenze delle aziende in fase di acquisizione di talenti e creazione dei team di gestione.
Per una digital transformation di successo, in cima alla lista delle priorità delle aziende non devono esserci esclusivamente investimenti in nuove tecnologie, ma anche nelle persone o nei partner che le gestiranno per garantire il massimo della produttività.
La direzione della digital transformation
In termini di futuro della digital transformation, generare maggiore consapevolezza sul valore offerto alle aziende dalle trasformazioni digitali porterà a un’adozione sempre più ampia di questi sistemi.
Un edificio non è più solo un luogo dove fare business, ma diventa fondamentale per come il business viene condotto. La comprensione e adozione della tecnologia e dei dati da essa generati sono la chiave per questo cambiamento, così come il disporre di una forza lavoro competente, in grado di utilizzare e gestire efficacemente questi sistemi.
Sarà importante per le aziende che offrono sistemi di gestione digitale garantire non solo che questi possano essere implementati in nuovi progetti, ma anche adattati per operare in sistemi già esistenti, indipendentemente dal settore.
La capacità di adattarsi alle diverse esigenze di implementazione di tecnologie intelligenti – anche di terze parti – per soddisfare le esigenze dei clienti è ciò che, in fin dei conti, garantirà il successo nel lungo termine.
La digital transformation, osserva Giaccio, influenzerà anche il futuro della forza lavoro a livello globale. Una formazione appropriata per operare efficacemente con le nuove tecnologie, in modo da ottimizzare al massimo la produttività di uomo e macchina, richiede investimenti anticipati se le aziende vogliono completare con successo la propria trasformazione digitale e ottenere ritorni sostanziali.
Gli amministratori e i proprietari cominciano a generare ritorni sugli investimenti nei sistemi dei propri smart building e possono toccare con mano i reali vantaggi derivanti dall’ottimizzazione frutto delle informazioni a disposizione. Man mano che questa consapevolezza aumenta, sempre più aziende continueranno a seguire l’esempio e impareranno a utilizzare appieno i nuovi ecosistemi tecnologici e a raccoglierne i frutti.