Al rilascio la nuova versione del tool Veritas per il deployment dei server eterogenei. Forte l’afflato verso Linux. Il punto a cui tende è l’utility computing.
20 gennaio 2004
Veritas ha rilasciato OpForce 3.2, l’ultima versione del proprio software per il provisioning automatico dei server, che introduce pesantemente Linux nei contesti delle server farm eterogenee.
Con la nuova release, infatti, è possibile gestire server tradizionali e blade basati su SuSe Linux Enterprise Server e Red Hat Enterprise Linux Advanced server. Non è escluso dal provisioning, ovviamente, Windows Server 2003, così come il prodotto supporta i sistemi basati sulla piattaforma Intel a 64 bit, Itanium 2.
Secondo le indicazioni fornite, OpForce 3.2 consentirebbe di ridurre notevolmente i tempi di implementazione dei sistemi in un datacenter. Per esempio è stato stimato che un parco di 30 server, che richiede normalmente 200 ore di down, con il nuovo tool di Veritas potrebbe essere installato sopportando meno di 15 ore di fermo complessivo.
Oltre al supporto di Linux in versione enterprise, OpForce 3.2 porta in dote funzioni di pre-deployment, che consentono allo staff It di associare un profilo server con specifici slot su uno chassis blade, in modo tale che quando una “lama” viene inserita nel proprio slot, le possano essere automaticamente assegnati il sistema operativo e le applicazioni.
Garantito il provisioning automatico per sistemi sia a 32, sia a 64 bit.