Cosa succede se il secondo operatore di servizi tv via satellite mette gli occhi su un big player delle comunicazioni wireless? Una lettura della proposta Dish su Sprint.
È una notizia tutta americana quella che vede uniti i nomi di Dish Network e Sprint, che, tuttavia, potrebbe rappresentare un precedente strategico, o un apripista per analoghe iniziative future.
Dish Network, negli Stati Uniti, è il secondo privder di servizi tv via satellite e ha presentato una offerta da 25,5 miliardi di dollari per acquisire gli asset di Sprint Nextel.
Una proposta che supera quella avanzata ancora nel mese di ottobre da Softbank, che valutava l’operazione 20,1 miliardi.
Al di là dell’esito dell’operazione, che potrebbe vedere entrare in gioco altri player nelle prossime settimane, il significato che molti analisti danno alla proposta sta nella natura delle due aziende coinvolte.
In un momento di consolidamento dell’industria wireless, in cui ciò che conta è la potenza della rete disponibile, Dish, che di suo negli ultimi mesi ha investito pesantemente proprio nello sviluppo della rete, punta a muoversi direttamente verso un major player in un segmento affine e tutto sommato complementare, con l’obiettivo di trarre il maggior vantaggio possibile proprio dalla combinazione di due business differenti.
E secondo molti analisti un accordo tra i due operatori potrebbe davvero fungere da ”game changer” per il mercato wireless americano.