La legge provinciale “Provvedimenti per il risparmio energetico e l’utilizzazione delle fonti alternative di energia”, promuove da 30 anni l’impiego di tecnologie e la realizzazione di interventi aventi come scopo il risparmio di energia e l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili.
IN SINTESI
BENEFICIARI ATTIVITÀ AGEVOLABILI SPESE AMMISSIBILI AGEVOLAZIONE PROCEDURA |
SCHEDA DI VALUTAZIONE
DIFFICOLTÀ TEMPI COSTI PROBABILITÀ |
IN DETTAGLIO
NORMATIVA MODULISTICA PER INFORMAZIONI |
Sono considerate rinnovabili le fonti energetiche non fossili, come l’eolica, solare, geotermica, del moto ondoso, maremotrice, idraulica, biomasse, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas.
Sono,invece, considerate fonti di energia assimilate alle fonti rinnovabili di energia, la cogenerazione, l’energia termica recuperabile dai fumi di scarico e da impianti termici, da impianti elettrici e da processi industriali, l’energia recuperabile da processi, impianti o prodotti, compresi i risparmi di energia conseguibili nella climatizzazione degli edifici con interventi sull’involucro edilizio e sugli impianti.
L’azione di incentivazione dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili viene perseguita nell’ambito delle strategie e degli obiettivi definiti dalla Provincia autonoma di Trento nel Programma di sviluppo provinciale (Psp)” approvato a marzo 2010. In particolare, essa ricade nell’ambito dell’asse “capitale ambientale e infrastrutturale”, ma si estende anche al di là dei suoi confini, dato che la “materia” energia risulta trasversale andando a riguardare non solo il rafforzamento della filiera foresta – legno – energia, la promozione del risparmio energetico, la produzione di energia, ma anche l’evoluzione tecnologica, l’implementazione della certificazione energetica e ambientale.
L’altro documento strategico a cui il provvedimento provinciale fa riferimento è il piano energetico-ambientale del 2003, che costituisce il contributo della Provincia Autonoma di Trento al raggiungimento degli obiettivi nazionali di riduzione della CO2 in attuazione degli impegni di Kyoto. Tale contributo prevede, come obiettivo al 2012, di ridurre le emissioni di anidride carbonica di 300.000 tonnellate/anno con una serie di misure basate principalmente sul miglioramento dell’efficienza negli usi civili e sulla promozione di combustibili a minor emissione di CO2, segnatamente biomasse e gas naturale.
Beneficiari
Possono essere beneficiari dei contributi per interventi sul territorio della Provincia di Trento:
- soggetti privati: comprende persone fisiche e persone giuridiche che non svolgono attività d’impresa ma anche i soggetti “impresa individuale” che dichiarino che il bene oggetto dell’intervento agevolabile non rientra in alcun modo nell’attività di impresa
- organismi non lucrativi di utilità sociale (Onlus) iscritti all’apposita anagrafe tenuta dagli uffici dell’Agenzia delle entrate o nell’Albo provinciale delle associazioni di volontariato
- imprese;
- enti pubblici ed enti strumentali;
- Energy Services Companies (E.S.Co.).
- Energy Services Provider Companies (E.S.P.Co.)
Sono considerati beneficiari del contributo il proprietario, il nudo proprietario dell’immobile, il titolare di un diritto reale di godimento sullo stesso (uso, usufrutto, abitazione), il condominio (per gli interventi sulle parti comuni condominiali), l’inquilino, il comodatario e, comunque, tutti i soggetti che dispongano di un idoneo titolo in base alle disposizioni del codice civile e ad altre disposizioni di legge.
Sono considerati beneficiari anche i familiari (coniuge, parenti entro il terzo grado, e gli affini entro il secondo grado) ed i conviventi con il possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento che sostengono le spese per la realizzazione dei lavori.
Le imprese agricole o le associazioni di imprese agricole possono accedere solamente alla procedura semplificata.
Attività agevolabili
Rientrano tra le attività agevolabili quelle svolte nella provincia autonoma di Trento e ricomprese tra le seguenti:
- Diagnosi energetiche e studi di fattibilità
- Interventi dimostrativi
- Reti energetiche:
a.
ampliamenti di impianti di teleriscaldamento alimentati a biomassa, con o senza cogenerazione;
b.
impianti di teleriscaldamento alimentati a biomassa, con o senza cogenerazione, in Comuni o in aree non metanizzate;
c.
impianti di teleriscaldamento urbano, con o senza cogenerazione, alimentati a biomassa in comuni già serviti da reti di distribuzione di gas naturale;
d.
ampliamenti di impianti di teleriscaldamento alimentati a metano, con o senza cogenerazione;
e.
impianti di teleriscaldamento realizzati utilizzando il calore recuperato da processi di vario genere;
f.
impianti di teleriscaldamento urbano, con o senza cogenerazione, alimentati a metano proveniente da feeder di trasporto e distribuzione, in comuni o in aree nei quali il teleriscaldamento sostituisce la rete di distribuzione di gas naturale;
g.
impianti di teleriscaldamento urbano, con cogenerazione, alimentati a metano in comuni già serviti da reti di distribuzione di gas naturale. - Edifici sostenibili
- Edifici a basso consumo esistenti
- Edifici a basso consumo nuovi
- Generatori di calore a biomassa – Caldaie a caricamento automatico a pellet o cippato
- Generatori di calore a biomassa – Caldaie a caricamento manuale e Caldaie policombustibile
- Collettori solari
- Coibentazioni termiche
- Generatori di calore a condensazione
- Sistemi di controllo e regolazione
- Impianti fotovoltaici in isola
- Impianti fotovoltaici in rete
- Impianti finalizzati al recupero del calore
- Impianti eolici
- Pompe di calore
- Cogenerazione
- Impianti idroelettrici di potenza fino a 20 Kw
- Impianto fisso per il rifornimento di gas metano
- Piani comunali/sovracomunali di intervento per la riduzione dell’inquinamento luminoso e per l’adeguamento degli impianti pubblici di illuminazione esterna
- Interventi e misure per la riduzione dell’inquinamento luminoso
Spese ammissibili
Nel caso della procedura valutativa i costi ammissibili corrispondono ai sovraccosti d’investimento necessari a raggiungere un livello di tutela ambientale superiore a quello contemplato dalle norme comunitarie applicabili. Se il costo dell’investimento è facilmente individuabile all’interno del costo complessivo dell’investimento, il costo ammissibile corrisponde a tale costo mentre, in tutti gli altri casi, i sovraccosti di investimento sono calcolati rapportando l’investimento alla situazione controfattuale caratterizzata da un investimento paragonabile dal punto di vista tecnico (investimento di riferimento).
Nel caso l’impresa si avvalesse della procedura semplificata, la scelta obbligata è quella del de minimis.
Agevolazione
L’agevolazione è generalmente pari al 30% dei costi ammissibili, ma si rilevano le seguenti eccezioni:
- per gli interventi promossi da organismi non lucrativi di utilità sociale (Onlus), la percentuale di contributo è elevata al 50%;
- per le diagnosi energetiche e gli studi di fattibilità, la percentuale di contributo (peraltro solo a favore degli enti pubblici) è elevata all’80%;
- per gli interventi dimostrativi (sono escluse le imprese), la percentuale di contributo è elevata al 50% per i privati ed al 100% per gli enti pubblici;
- per le reti energetiche alimentate a biomassa o fluidi energetici recuperati da impianti esistenti, l’incentivo è stato fissato al 35% (privati ed imprese);
- per gli impianti fotovoltaici in isola la percentuale di contributo è fissata , per tutti, al 70%;
- per gli impianti fotovoltaici in rete la percentuale di aiuto è diversificata in funzione della potenza ma rispetta i vincoli del Conto energia;
- per gli impianti eolici la misura di incentivo è stata fissata al 50%;
- per gli impianti fissi di rifornimento del gas metano la percentuale di aiuto è, per tutti, il 50%;
- per i piani comunali/sovracomunali di riduzione dell’inquinamento luminoso, l’aiuto è pari all’80%.
Per la sola procedura valutativa valgono anche i seguenti criteri:
Tipologia di investimento |
Tasso di cofinanziamento per tipologia di impresa |
||
Piccola impresa |
Media impresa |
Grande impresa |
|
Investimenti per la tutela dell’ambiente in misure di risparmio energetico |
40% |
30% |
20% |
Investimenti per la tutela dell’ambiente nella cogenerazione ad alto rendimento |
40% |
30% |
20% |
Investimenti per la tutela dell’ambiente per produzione di energia da fonti rinnovabili |
50% |
45% |
40% |
Procedura
Il bando, aperto il 26 maggio scorso, ha come data di chiusura il 5 novembre 2010. È necessario effettuare una prenotazione telefonica tramite l’apposito contact-center (tel. 0461-497300) dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 17.
L’erogazione dei contributi avverrà nel rispetto dell’ordine cronologico di prenotazione delle rendicontazioni e, quindi, farà fede la data, l’ora ed il minuto della telefonata di prenotazione al contact-center.
La procedura semplificata prevede che il pagamento del contributo possa avvenire ad intervento già effettuato ed a spese già sostenute, con le seguenti modalità operative:
- telefonata al contact-center al fine di prenotare la rendicontazione dell’intervento presso una struttura periferica per l’informazione della Provincia o presso l’agenzia provinciale per l’energia;
- rendicontazione dell’intervento con la presentazione delle relative fatture quietanzate con bonifico bancario, postale, on-line o tramite ricevuta bancaria, (per gli enti pubblici quietanzate nei modi consentiti dalla normativa), di una “scheda descrittiva dell’intervento” (come approvata nell’Allegato 3 alla deliberazione che approva i presenti criteri) e di eventuale altra documentazione prevista nella medesima scheda e/o nella corrispondente “scheda tecnica”;
- a rendicontazione effettuata, l’applicativo informatico stampa la domanda di contributo e la contestuale richiesta di liquidazione che vengono sottoscritte, seduta stante, dal richiedente;
- controllo della documentazione inserita nell’applicativo informatico, concessione e liquidazione del contributo da parte di Ape e successivo invio dei dati a Cassa del Trentino S.p.a. che provvederà al pagamento con il sistema on-banking, direttamente sul conto corrente del beneficiario.
La “procedura valutativa” si articola in linea di massima in 5 fasi:
- presentazione della domanda, prima dell’esecuzione dei lavori;
- verifica delle condizioni per l’ammissibilità, e determinazione analitica della spesa ammessa e del contributo (istruttoria);
- ordinamento degli interventi, in base a parametri tecnici, dimensionali, prestazionali;
- concessione del contributo in presenza di risorse;
- ad avvenuta conclusione dell’intervento, determinazione definitiva del contributo sulla base della documentazione di rendicontazione e liquidazione dello stesso.
(per maggiori approfondimenti vedi Finanziamenti e credito, Novecento Media)