La pubblicità sui social network è il mezzo con cui indirettamente paghiamo servizi che altrimenti ci costerebbero euro veri. Spesso più che la pubblicità online in sé quello che ci disturba è la sua imprecisione: in un mondo digitale che ci assicura di adattare i servizi alle nostre esigenze, ad esempio, la pubblicità Facebook spesso non sembra poi così mirata.
È una questione di algoritmi: Facebook e compagnia ci servono pubblicità allineata a quella che è la loro visione dei nostri interessi e non è detto che questa visione sia sempre corretta. Anche solo per curiosità, scoprire cosa pensa di noi Facebook è comunque interessante. E basta un clic.
Le preferenze della pubblicità
Le nostre “preferenze relative alle inserzioni”, come le chiama Facebook, si raggiungono a questo link. Qui vediamo una spiegazione di massima della pubblicità Facebook e poi, nella sezione Interessi, un elenco di riquadri che rappresentano ciascuno un interesse che il sistema di pubblicità del social network ritiene che noi abbiamo.
Gli interessi sono divisi in varie categorie e derivano in parte dalla nostra attività su Facebook e in parte dal modo in cui accediamo al social network. Se usiamo Gmail e macOS, ad esempio, questo viene riconosciuto dal sistema e saremo classificati automaticamente nella fascia demografica che usa Mac e il servizio di posta di Google.
Non è detto che le conclusioni di Facebook siano sempre azzeccate e possiamo essere noi stessi a non volere che ne tenga conto. Per eliminare un interesse passiamoci sopra con il mouse e clicchiamo il riquadro con la X. L’interesse più che eliminato viene ignorato da Facebook, ma all’atto pratico è la stessa cosa e non dovremmo più vedere inserzioni collegate a quell’interesse.
Chi ha già i nostri dati
Nella sezione Inserzionisti sono presenti le realtà che fanno pubblicità su Facebook e che hanno già i nostri dati, almeno l’indirizzo di posta elettronica. Possiamo averglieli dati noi, acquistando qualcosa o registrandoci a qualche servizio.
Anche in questo caso cliccare sulla X serve a eliminare la pubblicità di quell’inserzionista, non più di questo. I dati che abbiamo ceduto restano comunque nelle mani di chi li ha registrati.