Home Aziende Pure Storage Pure Storage e Red Hat accelerano l'adozione della virtualizzazione moderna

Pure Storage e Red Hat accelerano l’adozione della virtualizzazione moderna

Pure Storage, il pioniere IT che propone tecnologia e servizi di data storage avanzati a livello mondiale, e Red Hat, il principale provider mondiale di soluzioni open source, hanno annunciato l’ottimizzazione di Portworx by Pure Storage su Red Hat OpenShift con l’obiettivo di razionalizzarne l’integrazione e fornire alle aziende un percorso più lineare e trasparente verso la virtualizzazione moderna.

Mettendo a disposizione un’unica piattaforma su cui implementare, scalare e gestire applicazioni moderne e un unico control plane per macchine virtuali (VM) e container, Pure Storage e Red Hat possono contribuire ad accelerare il time-to-market e fornire una data experience omogenea e flessibile.

Le aziende stanno spostando sempre più spesso le applicazioni all’interno dei container per rendere più veloce e scalabile il deployment. In molti casi permane tuttavia un significativo impegno nelle applicazioni tradizionali residenti all’interno di VM. Supportare una molteplicità di piattaforme basate in parte su VM e in parte su container è complesso e costoso, oltre che appesantito dalla necessità di dover riarchitettare le applicazioni basate su VM affinché siano compatibili con i framework moderni. Una situazione del genere – sottolinea Pure Storage – può rallentare lo sviluppo, generare complessità operative e offuscare la visibilità dei dati tanto che, secondo un recente sondaggio, l’81% degli stakeholder coinvolti nel data management sta progettando di modernizzare o migrare i workload VM esistenti verso ambienti cloud-native, un passo che il 79% motiva principalmente per questioni di semplicità operativa.

Portworx by Pure Storage e Red Hat OpenShift, attraverso Red Hat OpenShift Virtualization, supportano sia container che VM permettendo ai clienti di standardizzare la modernizzazione applicativa end-to-end su larga scala. Con questa nuova iniziativa di ottimizzazione e sviluppo congiunto, le aziende possono far girare le tradizionali applicazioni virtualizzate a fianco delle moderne applicazioni containerizzate col risultato di razionalizzare le operazioni, ridurre i costi e riunire insieme l’intero processo di sviluppo applicativo.

Principali caratteristiche dell’integrazione Portworx e Red Hat

Portworx offre ai clienti RedHat OpenShift funzionalità di livello enterprise per la gestione dei dati utili non solo per poter migrare le VM verso Red Hat OpenShift, ma anche per fornire agli sviluppatori un unico portale self-service dedicato alla costruzione, ai test e al deployment delle applicazioni con il supporto integrato di storage, dati e dell’amministrazione dell’intero ciclo di vita applicativo. Tra i vantaggi:

  • Time-to-market velocizzato con una superiore efficienza operativa: Le aziende possono ridurre i tempi di messa in produzione mediante opzioni self-service con cui i team di sviluppo possono rapidamente migrare le VM e applicare alle stesse VM pratiche operative e di sviluppo di tipo cloud-native accelerandone il time-to-value. Portworx e Red Hat offrono inoltre ulteriori opzioni economicamente convenienti per abbreviare i tempi di avvio e le attività Day 2 portando a un significativo risparmio stimato del 63% sui costi di infrastruttura, licenza e abbonamento rispetto alle alternative presenti sul mercato.
  • Attività di sviluppo e gestione più semplici e omogenee: Insieme, Portworx e Red Hat aiutano a semplificare la gestione di VM e container con una visione unificata e un set più coerente di tool per la gestione di storage, dati e applicazioni, creando un miglior allineamento tra gli amministratori responsabili della virtualizzazione e i team di platform engineering.
  • Deployment flessibile di VM e container: Le aziende possono modernizzare le loro applicazioni basate su VM e sfruttare i vantaggi derivanti dai principi di gestione moderna di storage, dati e applicazioni integrando Portworx con Red Hat OpenShift. Il risultato è un superiore grado di flessibilità per consentire il deployment di applicazioni containerizzate o basate su VM su qualsiasi infrastruttura on-premises, cloud, ibrida o multi-cloud mantenendo servizi storage e dati omogenei.

“L’integrazione di Portworx su Red Hat OpenShift rappresenta un importante passo avanti nell’infrastruttura IT moderna che tocca rispettivamente le componenti di storage e di calcolo. Combinando le robuste capacità di gestione dati della piattaforma Portworx con l’agilità e la scalabilità di Red Hat OpenShift è possibile gettare le fondamenta di uno stack di virtualizzazione moderno e concretizzare i vantaggi di Kubernetes senza dover riarchitettare le VM. La nostra collaborazione con Red Hat non solo accelera lo sviluppo e il deployment delle applicazioni, ma aiuta anche a promuovere l’affidabilità enterprise e la flessibilità operativa all’interno dei complessi ambienti cloud ibridi”, afferma Murli Thirumale GM, Portworx by Pure Storage.

“Portworx offre funzionalità storage di livello enterprise come alta disponibilità, prestazioni, backup e disaster recovery per VM e container che girano all’interno di Red Hat OpenShift. Insieme, proponiamo una soluzione efficace per le aziende che intendono modernizzare il proprio sviluppo applicativo senza le complessità derivanti dalla gestione di un insieme di piattaforme di sviluppo diverse. Integrando trasparentemente VM e container in un framework unificato, siamo in grado di offrire alle aziende flessibilità ed efficienza nel deployment delle infrastrutture, nella gestione dello storage e, complessivamente, nel ciclo di vita applicativo. La nostra partnership con Portworx permette ai clienti di standardizzare i loro ambienti IT accelerandone il percorso verso la virtualizzazione moderna”, dichiara Mike Barrett, vice president e general manager, Hybrid Platforms, Red Hat.

“Il panorama della virtualizzazione sta vivendo una fase di rapida trasformazione spingendo le aziende a riesaminare le proprie infrastrutture IT e architetture applicative, in particolar modo quelle che dipendono fortemente dalle VM. Molte organizzazioni stanno accelerando la modernizzazione delle applicazioni monolitiche con architetture cloud-native o a microservizi. L’integrazione di Portworx con Red Hat OpenShift fornisce alle aziende gli strumenti di cui hanno bisogno per integrare trasparentemente container e VM su un’infrastruttura unificata promuovendo efficienza, agilità e risparmi significativi”, commenta Archana Venkatraman, Research Director, Cloud Data Management, IDC.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato sulle novità tecnologiche
css.php