L’operatore Tlc ha chiuso i primi tre mesi del nuovo anno fiscale con un utile netto in crescita del 130,1%, rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente, e ricavi consolidati per poco meno di 2,5 miliardi di euro
Parte con il piede giusto il nuovo anno fiscale
di Telecom Italia Mobile. L’operatore nostrano ha chiuso i primi tre mesi
dell’anno fiscale 2002 con ricavi consolidati per poco meno di 2,5 miliardi di
euro, il 4,3% in più rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente. Ma
a tener banco sono soprattutto i dati relativi all’utile netto registrato dalla
Capogruppo che, raggiunti i 918 milioni di euro, avrebbe riportato un incremento
rispetto al Q1 2001, pari al 130,1%. Un risultato, quest’ultimo, al quale ha
contribuito – per 484 milioni di euro – la plusvalenza straordinaria derivante
dalla cessione di Bdt, controllante di Bouygues Telecom.
Calano invece gli
investimenti del Gruppo che, dai quasi tre miliardi di euro del primo trimestre
2001, sono passati a 328 in virtù degli investimenti industriali compiuti dalla
telco per l’acquisizione delle licenze Gsm in Brasile e quelli di natura
finanziaria compiuti all’estero per l’acquisizione di una serie di
partecipazioni. A tale proposito – sempre grazie alla cessione di partecipazioni
non ritenute strategiche -, l’indebitamento finanziario netto della società
sarebbe sceso a 223 milioni di euro, con una diminuzione, rispetto al 31
dicembre 2001, pari a 1.309 milioni di euro.