Da statica a dinamica, oggi la tecnologia QR code, abbreviazione di Quick Response Code, presente su biglietti aerei e mezzi pubblici, su WhatsApp come sulle confezioni dei prodotti alimentari che consumiamo o sui volantini di grandi catene di distribuzione, consente di coinvolgere gli utenti in contenuti sempre più personalizzati e aggiornati.
A dirlo sono i dati di una ricerca di settore condotta da ComScore MobiLens, attenta a tracciare il profilo dell’utilizzatore medio italiano di una tecnologia che, che nata nel 1994 in Giappone e approdata da noi alla fine degli anni 2000, viene utilizzata per veicolare informazioni in modo sicuro, trasparente e in tempo reale.
Chi utilizza i QR code in Italia
Stando ai dati riportati all’attenzione da AmonCode, spinoff di eDisplay che sfrutta il know how maturato nei settori software, ecommerce, packaging, digital marketing e grande distribuzione per innovare il mondo dei QR code, a utilizzare questa tipologia di sistemi è soprattutto un pubblico maschile che, con un’età compresa tra i 22 e i 55 anni, prevalentemente residente in Lombardia, effettua almeno tre scan di codici al mese, prediligendo come luogo la propria casa e come giorni della settimana il weekend. Considerato che i momenti più propizi alla scansione coincidono con quelli al di fuori dell’orario lavorativo, la deduzione più logica è che gli italiani amano consultare le informazioni veicolate dai codici QR nei momenti di relax.
Un dato del tutto in linea con principali utilizzi a cui questa tecnologia pare destinata, ossia su riviste e giornali, sul packaging dei prodotti, su siti web, su flyer e pubblicità su strada, su brochure e biglietti da visita, su vetrine e in televisione per ottenere maggiori informazioni riguardo a un prodotto, così come dal desiderio di visitare il sito web di un brand o dalla necessità di saperne di più su un determinato marchio.
Infine, l’attenzione viene catturata anche da promozioni e concorsi, dalla possibilità di ottenere una ricetta o di partecipare a un gioco.
Una seconda realtà informativa virtuale
Questi settori sono al momento quelli più popolari in termini di attenzione catturata, ma le possibili applicazioni di QR code sono davvero numerose, basti pensare, ad esempio, alla possibilità di farne uso per facilitare le operazioni di manutenzione o per raggiungere nuove tipologie di clienti con i quali avviare una comunicazione sempre più diretta, rapida e personalizzata.
Da qui l’offerta di una realtà come AmonCode che, da sempre alla ricerca di idee innovative che semplifichino i processi della grande distribuzione, attraverso una nuova generazione di codici QR dinamici, ossia modificabili in tempo reale, e un pannello di controllo online dove analizzare i dati di vendita dei clienti e pianificare le campagne di email marketing, offre una tecnologia criptata, flessibile, accessibile e modellabile sulle singole esigenze.