Chi produce la componentistica per “abilitare” al 5G i dispositivi – quindi, in sintesi, i chip e l’elettronica per i modem – ha chiaro in mente che bisogna lavorare su un doppio binario. Da un lato preparare l’hardware per far esprimere al meglio il 5G, dall’altro fare in modo che questo possa convivere con altre tecnologie che, nei primi anni di diffusione, lo complementeranno. Ne abbiamo parlato con Dino Flore, Head of Technology & Modem per EMEA in Qualcomm
Quali benefici porterà il 5G, in sintesi, e per chi?
Non è esagerato sostenere che la tecnologia 5G trasformerà le modalità di interazione tra le persone e con il mondo circostante: le reti, infatti, rivestiranno un ruolo di crescente rilevanza rispetto alle reti di precedente generazione. In particolare, il 5G non solo sarà in grado di connettere tutti quei dispositivi che andranno a costituire l’Internet of Things, ma contribuirà ad aumentare le potenzialità delle reti mobili per connettere nuove industrie, offrire nuovi servizi, abilitare nuove implementazioni, utilizzare nuove bande e tipologie di spettro, nonché garantire una migliore efficienza energetica e favorire nuovi modelli di business.
Il 5G darà il via a una nuova era di esperienze immersive e sempre connesse grazie a velocità comparabili alla fibra a un costo per bit notevolmente inferiore. Contestualmente, assicurerà reti cellulari estremamente affidabili, always-on e a bassissima latenza, in grado di supportare servizi mission-critical quali la sicurezza per i veicoli connessi e autonomi. Nel prossimo decennio e oltre il 5G NR (New Radio) – lo standard globale 5G – ricoprirà il ruolo di piattaforma per l’innovazione per una serie di casi di utilizzo inediti e davvero all’avanguardia. Nell’immediato, invece, il 5G permetterà di soddisfare le richieste crescenti di connessioni mobili a banda larga a livello globale.
Che passi di transizione dobbiamo aspettarci nel prossimo futuro?
La tecnologia LTE continua a evolvere verso il suo massimo potenziale per diventare un pilastro essenziale per l’intera industria e per il 5G, in quanto sarà in grado di fornire un livello di copertura complementare alle reti di nuova generazione durante i primi anni di implementazione della nuova tecnologia.
Il passo successivo verso la transizione tecnologica è lo sviluppo delle funzionalità LTE 1 Gb, che iniziano a essere implementate in tutto il mondo (gli operatori in Europa stanno già iniziando i primi lanci). Il Gigabit costituisce un passaggio chiave verso il 5G assicurando fino a un miliardo di bit di informazioni trasmesse a un dispositivo mobile in un solo secondo. Nello specifico, si tratta della tecnologia LTE Cat. 16: in questo senso abbiamo recentemente annunciato il nuovo Snapdragon X16 LTE, il primo modem in grado di supportare velocità di classe Gigabit LTE fino a 1 Gbps.
Ciò si realizza attraverso l’utilizzo di più antenne e processi di elaborazione digitale più sofisticati. Ad esempio, il modem Snapdragon X16 LTE può ricevere contemporaneamente 10 flussi di dati LTE utilizzando quattro antenne. Inoltre, il modem utilizza una migliore elaborazione del segnale per estrarre più bit da ogni trasmissione LTE, aumentando il throughput di ciascuno dei 10 stream a circa 100 Mbps.
C’è da considerare l’impatto del 5G sulle infrastrutture, quindi l’aggiornamento di queste, dei terminali e del software…
I dispositivi e le reti dovranno essere pronti e ciò implica la necessità di modem in grado di supportare il 5G: a questo proposito, Qualcomm sta sviluppando la gamma di modem Snapdragon X50 progettata per fornire un design unificato per le principali tipologie di spettro e bande, rispondendo così a un’ampia gamma di scenari di utilizzo e implementazione.
La famiglia di modem Snapdragon X50 è stata progettata per garantire maggiori ampiezze di banda e velocità estreme per un’esperienza mobile a banda larga ancora migliore. Inoltre, queste nuove soluzioni sono anche predisposte per supportare la nuova generazione di dispositivi mobile di fascia premium, oltre ad aiutare gli operatori a condurre i primi trial e implementazioni. I primi prodotti commerciali che integreranno i modem 5G NR della gamma Snapdragon X50 saranno disponibili per supportare i primi trial e implementazioni 5G NR su larga scala e gli annunci commerciali a partire dal 2019.
Quali competenze servono in questa fase? E come si reperiscono?
La transizione tecnologica verso il 5G è incredibilmente complessa, Qualcomm investe in R&D in ambito 5G da svariati anni potendo vantare una comprovata esperienza in molti settori specializzati. L’impegno verso la ricerca e sviluppo è da sempre una componente predominante nell’attività di Qualcomm e si stima che l’investimento totale dell’azienda in R&D – dalla sua fondazione ad oggi – ammonti a circa 45 miliardi di dollari, una cifra inavvicinabile per molti.
Cosa state facendo e con chi, nello sviluppo del 5G?
Stiamo collaborando con i principali operatori di rete mobile (MNO), produttori di telefonia mobile e OEM in tutto il mondo per preparare la strada al 5G. Qualcomm ha recentemente annunciato il suo supporto per lavorare collettivamente e accelerare il piano di standardizzazione del 5G New Radio al fine di abilitare una serie di trial di interoperabilità con diversi partner tra cui SK Telecom/Ericsson e AT&T/Ericsson. A gennaio 2017 Qualcomm – in collaborazione con i suoi partner Telstra, Ericsson e Netgear – ha annunciato il primo dispositivo mobile LTE di classe Gigabit e la prima rete Gigabit LTE a Sydney, in Australia.
Inoltre, Qualcomm, Ericsson e NTT DOCOMO hanno annunciato una collaborazione su trial 5G NR per accelerare l’implementazione del 5G su larga scala in Giappone. Ericsson sta anche lavorando con Qualcomm e Vodafone per condurre test di interoperabilità e trial over-the-air basati su standard 5G New Radio sviluppati a partire dalle specifiche 3GPP.