Home Software Sviluppo Quantum computing, arriva il linguaggio di programmazione universale

Quantum computing, arriva il linguaggio di programmazione universale

Si chiama QUA e si propone come il nuovo linguaggio universale standard per il calcolo quantistico, quello creato da Quantum Machines, società israeliana che sviluppa una soluzione hardware e software completa per il controllo e il funzionamento dei computer quantistici.

QUA, ha spiegato Quantum Machines, consente ai ricercatori di programmare in modo intuitivo anche le più complesse applicazioni quantistiche, in un modo strettamente integrato con l’elaborazione classica e il processo decisionale in tempo reale.

Secondo Quantum Machines, questo linguaggio è il primo a soddisfare tutti i requisiti di un livello di astrazione del software per il quantum computing. Anche se, c’è da dire che nell’ultimo periodo stiamo assistendo a una veloce innovazione in questo campo, sia sul versante hardware che software, linguaggi di programmazione inclusi.

Perché serve un linguaggio per il quantum computing? A spiegarlo è la stessa Quantum Machines. Una delle sfide principali per la ricerca e lo sviluppo quantistici, oggi, è che ogni quantum computer ha il suo hardware unico, codificato nel linguaggio scelto dai ricercatori. La natura unica di ogni sistema fa sì che i team impieghino quantità eccessive di tempo nella codifica e nella programmazione di nuovi programmi e algoritmi, con qualsiasi variazione che richiede il riavvio del processo o addirittura il re-routing dello stesso hardware di controllo.

Il processo che ne risulta è estremamente dispendioso in termini di tempo e difficile da scalare su sistemi e algoritmi più complessi.

quantum computing Quantum Machines

QUA è un linguaggio di programmazione pulse-level per dispositivi quantistici e il primo linguaggio progettato specificamente come layer di astrazione software universale per il quantum computing.

Per raggiungere questo obiettivo, sottolinea ancora Quantum Machines, è stato necessario soddisfare diversi criteri per adattarsi alla struttura distinta degli algoritmi e della programmazione quantistici: semantici, tecnologici, commerciali e agnostici dei qubit.

I computer quantistici non assomigliano a nessun altro computer che siamo soliti utilizzare oggi. Tuttavia, spiega Quantum Machines, per la nascita di QUA e del suo compilatore XQP, Quantum Machines ha tratto ispirazione dalle controparti classiche che sono diventate standard o ampiamente affermate nel settore dell’informatica, come Cuda di Nvidia, X86 di Intel e TensorFlow di Google.

Utilizzato come parte della Quantum Orchestration Platform esistente di Quantum Machines, QUA è un linguaggio universale. La sua versione beta è già stata adottata da team di importanti multinazionali, startup, laboratori nazionali e istituzioni accademiche che sviluppano computer quantistici basati sull’intero spettro dell’hardware quantistico disponibile oggi, inclusi qubit superconduttori, ioni e atomi intrappolati, centri NV, quantum dot e qubit topologici.

È la combinazione delle capacità di QUA con un effettivo processore sottostante, il Pulse Processor di QM, che, secondo Quantum Machines, può aprire la strada alla rapida adozione di QUA nell’emergente industria quantistica.

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