Tornata a concentrarsi sul mercato dello storage su nastro, la società sta battagliando ora contro una congiuntura difficile. Ma può contare sul successo ottenuto dai lettori SuperDlt.
27 marzo 2003 Tempi duri per Quantum. I risultati finanziari relativi ai primi nove mesi del corrente esercizio, da poco resi noti, parlano di un fatturato in calo del 20% (635 milioni di dollari) e di perdite per 258 milioni. Negli ultimi due anni, la società ha abbandonato il settore degli hard disk e quello dei server Nas, per conservare solo lo storage su nastro, ovvero un mercato dato in declino. Perdipiù, nella stessa area, gravitano concorrenti del calibro di Ibm, Hp e Seagate, tutti allineati nel supporto del formato Lto (Linear Tape Open), che contrasta il Dlt, dietro cui si fa scudo Quantum. Per non trascurare nulla, nel 2001 i primi rilasci del nuovi lettori SuperDlt (Sdlt) hanno sopportato un ritardo di sei mesi.
Malgrado tutti questi elementi negativi, il futuro di Quantum appare forse meno preoccupante di quanto si potrebbe pensare. Il primo indice incoraggiante viene proprio dai suoi prodotti-faro, gli Sdlt, la cui seconda generazione, con una capacità di 160 Gb per cartuccia e una velocità di 16 Mb/s, è stata lanciata nella metà del 2002. Ebbene, i dati più recenti parlano di un recupero costante di quote di mercato su Lto, della quale Hp ha appena iniziato a rilasciare la versione 2. Secondo Freeman Report, la proporzione Sdlt/Lto è passata da uno contro due del 2001 a due contro tre del 2002. Il mercato dei superdrive (a più di 100 Gb) non ha conosciuto, in effetti, la crescita che gli analisti avevano previsto e questo, per paradosso, ha consentito a Quantum di recuperare leggermente il ritardo su Lto.
Non va poi trascurato che Sdlt si posiziona su uno dei rari segmenti della tecnologia a nastro che non sta conoscendo la recessione. Complessivamente, le vendite di Superdrive sono cresciute del 106 nel 2002, in termini di unità, raggiungendo i 280mila esemplari. A ciò si aggiunge l’acquisizione di Benchmark nel novembre scorso. L’operazione ha consentito a Quantum di assicurarsi una presenza nella fascia entry level, ancora dominata dal formato Dds (Sony, Hp, Seagate). Benchmark ha già venduto 200mila lettori e il neo-padrone spera di mettere a frutto questo segmento. Inoltre, è stata prevenuta una minaccia, poiché Benchmark, con i Valusmart 160 (capacità da 40 Gb e velocità da 8 Mb/s) aveva iniziato a rosicchiare qualcosina ai Dlt 4000 e 7000 di Quantum. Infine, la società acquisita aveva anche lanciato una nuova tecnologia, cosviluppata con Sony ma non sotto licenza Dlt, privando Quantum delle royalty di solito percepite per ogni cartuccia Dlt venduta da Benchmark. Le royalty sono una fonte di introiti fondamentale che rappresentano complessivamente il 20% del giro d’affari complessivo.
Molte minacce restano all’orizzonte. La più consistente si chiama Sait ed è una tecnologia di Sony, che porta la capacità a 500 Gb e la velocità a 30 Mb/s. La tecnologia è oggi in fase di qualificazione presso gli Oem, ma Quantum spera nell’atavica difficoltà di Sony a chiudere accordi di distribuzione con grandi costruttori. La contromossa è già in piano e si tratta di Sdlt-3 (capacità da 300 Gb e velocità da 30 Mb/s), disponibile probabilmente nel terzo trimestre del 2003.