Dovrebbe essere pronta a fine anno Dsml 2.0, la specifica che dovrebbe permettere a tutte le applicazioni client di accedere e consultare o aggiornare direttamente una directory. Anche il lavoro dei programmatori sarà semplificato perché sarà possibile utilizzare il codice Xml senza integrare Ldap.
Entro la fine dell’anno il gruppo di lavoro sullo standard per un accesso alle directory basato sul linguaggio Xml prevede di ultimare le sue specifiche. Queste ultime serviranno finalmente a definire il modo in cui le applicazioni basate sul Web e sui terminali mobili potranno accedere a elenchi e indirizzari senza dover ricorrere a un apposito client, come richiesto dal protocollo Lightweight directory access protocol (Ldap). Le specifiche riuniranno un insieme di protocolli sotto l’ombrello del Directory service markup language (Dsml) 2.0 e promettono di offrire a tutte le applicazioni client una modalità diretta per leggere, consultare, aggiornare ed effettuare ricerche in una directory. La speranza è che Dsml 2.0 offra ai responsabili informatici delle aziende una modalità unica, valida per tutte le directory che supporteranno le stesse specifiche. Inoltre, Dsml 2.0 dovrebbe semplificare lo sviluppo delle applicazioni perché i programmatori potranno limitarsi all’uso di codice Xml senza essere costretti a studiare e integrare il protocollo Ldap. La nuova specifica è stata affidata al Dsml working group in seno a Oasis, la Organization for the advancement of structured information standards. La versione 1.0 era stata pubblicata nel 1999 e, nel luglio scorso, il gruppo ha accettato la proposta di Microsoft, che ha suggerito di elaborare una versione Xml al 100% del vecchio protocollo.