Le dolorose decisioni legate al piano di ristrutturazione di Apple sono finalmente arrivate. Saranno di oltre quattromila unita i tagli di organico, che comprendono sia dipendenti che lavoratori con contratti a termine.
Nel tentativo di risparmiare fino a 500 milioni di dollari nelle proprie
spese annue, Apple ha dato corso a una drastica ristrutturazione degli
organici e delle linee produttive, che porterà alla riduzione di circa un
terzo della forza lavoro entro il ’98. Circa 2.700 impiegati e 1.400
lavoratori con contratto a termine saranno licenziati già a partire dalla
fine del mese. Allo stesso tempo, anche la politica produttiva subirà una
netta revisione. Le attività del’azienda, ormai, si concentreranno sui tre
fronti dell’education, del consumer e del publishing. La linea home
Performa, tuttavia, lascerà rapidamente il passo a una nuova gamma
entry-level di macchine, con il brand Macintosh, l’unico destinato a
restare "vivo" nell’hardware targato Mela. Tra le vittime "illustri" si
segnala OpenDoc, la tecnologia object component per lungo tempo sviluppata
e mai realmente terminata, che lascerà il posto a Java. Stop anche agli
sviluppo sul browser CyberDog, su Apple Video Conferencing,
sull’architettura QuickDraw Gx e sulla tecnologia Open Transport. Nel campo
dell’hardware, spariranno il network computer Pippin e i server su base
Aix. Rimarrà in essere, contrariamente alle attese, la linea Newton.
Per quanto rigiarda i piani futuri, si attendono ancora cambiamenti nei
tempi di rilascio del sistema operativo Mac Os 8. Anziché due versioni, pe
r
il 1998, ne arriverà una sola completa, alla metà dell’anno, attualmente
in
sviluppo con il nome in codice di Allegro. Tra il primo Mac Os e Allegro,
ci saranno due update intermedi. Per il secondo trimestre finanziario,
l’azienda si aspetta un fatturato di circa 1,6 miliardi di dollari, in calo
rispetto ai 2,1 iliardi di un anno fa.