La società Linux del North Carolina raccoglie più di mezzo milione di dollari dagli investitori per finanziare la propria espansione.
13 gennaio 2003
Raleigh non è in provincia di Parma, è in North Carolina.
Oltre che la geografia, lo dice la finanza.
Red Hat, che a Raleigh ha i propri quartieri generali, ha infatti emesso un bond (parola che di questi tempi fa tremare i polsi agli investitori) per finanziare i propri investimenti da 600 milioni di dollari.
La raccolta obbligazionaria, inizialmente, avrebbe dovuto essere di 400 milioni di dollari.
Poi il mercato ha gradito e fatto richieste pulite per mezzo miliardo di dollari.
Allora il direttore finanziario di Raleigh, che non si chiama Tonna, ha deciso di insistere un po’ e di mettere a disposizione degli investitori istituzionali titoli di debito per 600 milioni di dollari. Tecnicamente, si chiama super-allocazione.
Risultato, dopo la raccolta fondi, il capitale disponibile di Red Hat ammonta a 1 miliardo di dollari.
La società numero uno nell’ambito Linux-enterprise, utilizzerà il denaro per finanziare la propria espansione internazionale e per pagare le acquisizioni.
Che andranno oltre quella di Sistina Software, società di storage management di cui Red Hat ha formalizzato la volontà di acquisto nello scorso dicembre.