Autorevolezza, disintermediazione, livelli di servizio: le testimonianze di Intesa Sanpaolo, Banca Popolare di Milano e Generali Business Solutions.
Il miglioramento tra It e business nelle organizzazioni finanziarie va ricercato su tutti i fronti, nei rapporti di alto livello, ma anche dimostrando attenzione e cura di quanto avviene nelle strutture più operative, senza però dimenticarsi di mettere in sinergia queste due attività.
«Essere partner del business vuol dire avere la credibilità di sedersi fin dall’inizio al tavolo anche quando un nuovo progetto è solo immaginato – spiega Fabio Ugoste, responsabile servizio customer relationship e controllo spesa di Intesa Sanpaolo Group Services nel contesto del momento di incontro sulla tematica It e finance organizzato dal CeTif a Milano – se gli uomini di business invece si chiudono da soli in una stanza e chiamano l’It dopo sei mesi, allora noi siamo già in ritardo di sei mesi».
L’It quindi deve aumentare la sua autorevolezza e può farlo anche dimostrandosi aperta a raccogliere qualsiasi suggerimento possa venire dalle strutture di front office della banca. «Abbiamo una redazione apposita che raccoglie centralmente tutti i suggerimenti dei colleghi delle operation e ne controlla ragionevolezza e fattibilità. In due anni l’It ha realizzato 350 interventi nati da queste segnalazioni”.
Ma la struttura It della banca è oggi davanti a un rischio molto grosso: «La disintermediazione abilitata dall’evoluzione informatica stessa – dichiara Roberto Fonso, Cio di Banca Popolare di Milano – le banche sono arrivate all’internet banking perchè obbligate dai clienti, e oggi con i nuovi strumenti di mobility e il Web 2.0, viviamo in uno scenario simile, ma se non dimostriamo di essere innovativi, saremo disintermediati dalle stesse aree di business della banca».
Per questo bisogna cercare di rispondere alle richieste del business trovando sempre il giusto equilibrio tra time to market, bassi costi e qualità, «avendo però la consapevolezza che non esiste un progetto che può contemporaneamente massimizzare i risultati di questi tre fattori».
La logica dell’It come servizio è un fattore di miglioramento e razionalizzazione che aiuta il business a capire dove si sta andando: «Stabilire livelli di servizio e misurare i risultati aiuta l’It, ma portare questi dati fuori dalla struttura interna ha una funzione di accelerazione dei cambiamenti – racconta Riccardo Scattaretico di Generali Business Solutions – e per costruire una nuova governance nei sistemi informativi è meglio confrontarsi in modo pragmatico con i modelli standard come Itil, Cobit e Cmmi, senza sposarne un approccio troppo rigido».
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