Anche secondo Retail Pro, RfId, mobile payment, biometria e beacon sono le tecnologie destinate ad avere il maggior impatto nel settore del retail.
Oggi e nell’immediato futuro è già possibile tracciare i prodotti, verificare identità e aiutare a prevedere il comportamento dei clienti spingendosi ben oltre il solo incasso della giornata consentito dal registratore di cassa.
Semplici da applicare, i tag attivati dai segnali radio del lettore Radio-frequency Identification sono costituiti da un chip e da un’antenna e consentono un frequente e accurato controllo degli stock, senza il quale non è possibile essere efficaci nella multicanalità.
Ma mentre la tecnologia RfId tiene sotto controllo gli inventari e altri processi del back end, all’estremo opposto i pagamenti wireless rendono più efficiente il front end potendo, per di più contare, su una modalità di pagamento, quella digitale, che sta via via prendendo piede anche in Italia.
Basti pensare, che secondo i numeri dell’ultimo Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2015, nel nostro Paese i pagamenti digitali hanno raggiunto un valore pari a 164 miliardi di euro, in crescita del 5,6% rispetto all’esercizio precedente.
Riprendendo la medesima fonte, il portatore di innovazione nelle soluzioni per il retail software fa, inoltre, notare che la crescita è avvenuta anche grazie al prezioso contributo dei New Digital Payment, all’interno dei quali sono raggruppate modalità di pagamento digitale MobilePOS, contactless payment, eCommerce, ePayment e Mobile Payment, che hanno pesato per una quota pari a 21,3 miliardi di euro, crescendo del 22% rispetto al 2014.
Di questi, infine, un ulteriore quota del 13%, pari a 2,8 miliardi di euro, è da afferire ad acquisti di beni e servizi e pagamenti effettuati su smartphone, una modalità che nel 2015 è cresciuta di ben il 48 per cento.
A sua volta, per proteggere sempre meglio i consumatori, alcune aziende hanno iniziato ad adottare tecnologie biometriche, soluzioni cui oggi i retailer guardano con crescente attenzione per prevenire furti di identità e frodi, ma anche il controllo degli accessi ai luoghi di lavoro, per un ambiente operativo più sicuro.
Ai beacon, infine, che funzionano in modo simile a un GPS “indoor” il compito di offrire ai clienti informazioni su prodotti e promozioni e di velocizzare il processo di checkout attraverso sistemi di pagamento contactless. Sfruttando geolocalizzazione, i beacon permettono, infatti, l’invio in tempo reale di informazioni direttamente sul device mobile dell’acquirente che, però, non sempre si lascia convincere dell’opportunità derivante dalle notifiche, dato che per riceverle occorre abilitare il Bluetooth e accettare i servizi di localizzazione sul proprio smartphone.
Da qui il suggerimento ai retailer, non solo da parte di Retail Pro, di costruire un’offerta realmente allettante connessa ai beacon per motivare i clienti ad accettarli.
Retail 3.0 con RfId, mobile payment, biometria e beacon
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