Si gioca nel segno di Watson la collaborazione annunciata in questi giorni da Ricoh e da Ibm, dalla quale ha preso vita Intelligent Workplace.
Si tratta, in sintesi estrema, di una lavagna interattiva nella quale vengono integrate le tecnologie vocali e cognitive di Watson, aggiungendo un livello diverso di collaboration agli incontri aziendali.
La lavagna diventa di fatto uno strumento in grado di rispondere a comandi vocali, di prendere appunti, annotare attività e tradurre i contenuti in diverse lingue.
Non un semplice schermo, dunque: la lavagna è un partecipante attivo degli incontri, prende nota di quanto viene detto, registra le attività da svolgere, mette in connessione anche i team distribuiti.
Le funzionalità di Intelligent Workplace
Dispone di funzionalità Speech to Text e Text to Speech, dunque tramite comando vocale consente il controllo dei contenuti sullo schermo, compreso l’avanzamento delle presentazioni; è in grado di tradurre quanto viene detto nel corso del meeting in altre lingue, visualizzando il testo tradotto sullo schermo; può registrare le presenze agli incontri e può verificare che tutti i punti all’ordine del giorno vengano esaminati nel corso del meeting; infine è in grado di registrare tutte le conversazioni, visualizzandole a schermo.
Intelligent Workplace entra a far parte della famiglia di soluzioni Ricoh per la collaboration e avrà come primo utente proprio IBM che ha scelto di installarne 80 nel centro Watson IoT di Moncao, inaugurato la scorsa settimana.
[…] già citata lavagna cognitiva Ricoh basata su IBM Watson, in cui prende vita l’Intelligence Workplace, il prodotto diventa uno strumento in grado […]
[…] già citata lavagna cognitiva Ricoh basata su IBM Watson, in cui prende vita l’Intelligence Workplace, il prodotto diventa uno strumento in grado […]