La fotografia di oggetti riflettenti è sempre stata piuttosto problematica: gli occhi dei più attenti avranno trovato più di una volta, nelle foto di bellissimi oggetti lucidi su qualche rivista, l’immagine riflessa dello sprovveduto fotografo, del suo assistente o l’obiettivo della macchina fotografica. Ci sono professionisti che sono perfino giunti a lasciare di proposito questa speciale "firma".
Nel caso che riportiamo per questo articolo, un cliente ci ha incaricati di immortalare l’ultima nata di una serie di macchine da caffè di tipo professionale. Elegante, superba e tutta in acciaio inox e cromature. Il cliente può portarla in studio al mattino e vuole tornare a ritirarla la sera stessa; dopo una breve consultazione, si decide di lavorare direttamente in digitale per diversi motivi: per la possibilità di verificare immediatamente il risultato (non potendo chiedere al cliente di riportare la macchina una seconda volta se qualcosa dovesse andare male) e anche per un maggiore controllo in post-produzione su tutte quelle problematiche e inconvenienti che un simile oggetto completamente riflettente ci riserva.
Successivamente ci rendiamo conto di aver preso la decisione migliore, in quanto ciò che ci viene recapitato non è che un prototipo completamente vuoto, impossibile da alimentare con la corrente per mostrarne le spie accese. Ci riserviamo quindi di intervenire alla fine anche in questo senso, per far apparire il guscio come funzionante.
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