Dopo essere stata chiusa a settembre dello scorso anno, riapre una delle due linee di produzione dello stabilimento di Yokkaichi, segno tangibile della ripresa di un settore in crisi fino a ieri e che ora guarda con fiducia al mercato cinese
Dopo aver interrotto lo scorso mese di settembre
la produzione di chip presso lo stabilimento che Toshiba possiede a Yokkaichi,
in Giappone, il produttore numero due nel mercato mondiale dei microprocessori
ha annunciato l’intenzione di riaprire almeno una delle due linee di produzione
chiuse. A quanto pare, il tam tam messo in giro dagli analisti di mercato negli
ultimi mesi sembra essere fondato. La ripresa della domanda di microprocessori
per apparecchi telefonici e videocamere digitali sarebbe, infatti, in aumento,
specie nel mercato cinese, vero protagonista della ripresa. Stando alla società
di ricerca giapponese Tsubasa Research Institute, nel periodo compreso tra
aprile e giugno, le vendite globali di chip dovrebbero – proprio grazie al
mercato in questione – crescere di circa il 10%, rispetto a un anno fa.
E a
quanto pare, contrariamente a quel che avvenne nel 2001, quando numerosi
stabilimenti per la produzione di chip si fermarono durante il Golden Week – una
serie di quattro giornate di festa che si tengono in Giappone tra la fine di
aprile e la prima settimana di maggio – produttori come Toshiba, Nec,
Hitachi, Fujitsu e Mitsubishi Electric, non fermeranno la produzione. Segno
incontrovertibile che la ripresa è davvero in atto.