Crescita, recupero di profittabilità, rinnovamento dell’offerta e posizionamento hanno caratterizzato il 2014, che Dedagroup Ict Network ricorderà anche per il decisivo sviluppo del business internazionale del gruppo.
A pagare, secondo Gianni Camisa, Ceo della realtà che, dal 2008 a oggi ha internazionalizzato le sue operazioni in Messico, Stati Uniti, Francia e Medio Oriente, un portafoglio di soluzioni software in segmenti promettenti del mercato.
Il riferimento è a banche estere, tesoreria, Pa, sistemi informativi territoriali, sistemi di pagamento e advanced analytics, mentre l’evoluzione dell’offerta in senso digital di Dedagroup è partita dal ridisegno strategico dell’offering infrastrutturale.
I risultati resi noti parlano, infatti, di una crescita del 7% rispetto al 2013 dei ricavi che, nel 2014, hanno toccato quota 205 milioni di euro, di cui 12 realizzati all’estero, in un mercato It in flessione di circa il 2 per cento.
In crescita del 280% rispetto all’Ebitda adjusted del 2013 legato all’acquisizione a fine 2012 di DDway, il margine operativo lordo è salito a quota 16,8 milioni di euro, mentre la perdita netta di 5 milioni di euro del 2013 è stata soppiantata da un utile netto di 200mila euro.
Da qui una posizione finanziaria netta pari a 37 milioni di euro e un rapporto Pfn/Ebitda in linea con gli obiettivi di Piano.
A beneficiare maggiormente delle “numerose e trasversali acquisizioni di nuovi clienti e progetti” riportate in una nota ufficiale, il business software Dedagroup, che ha chiuso l’esercizio fiscale 2014 registrando volumi complessivi per oltre 27 milioni di euro, in crescita del 64% rispetto ai dodici mesi precedenti.
Dalla capogruppo alla neocontrollata Piteco, dalla già citata DDway a Sinergis, da Dexit a Derga Consulting passando dal nucleo “digital” rappresentato da Idea Futura per approdare ad Agorà Telematica, Beltos ed Ecos, tutte le aziende di Dedagroup Ict Network hanno contribuito alla crescita e al miglioramento della marginalità del gruppo “ed entrano nel nuovo esercizio con interessanti ed ulteriori prospettive di sviluppo”.
Di rilievo, infine, anche il contributo ai ricavi derivante dalle filiali estere in Messico e Stati Uniti, mentre a testimoniare le provate capacità di crescita per linee esterne, anche Oltreoceano, ci pensa l’acquisizione perfezionata nel marzo 2015 tramite la controllata Dedagroup North America del 70% di Epl, la cui suite i-Power andrà a integrarsi con la soluzione proprietaria BankUp, fiore all’occhiello dell’offerta del gruppo per il mercato bancario internazionale.