Nella serata di ieri il Parlamento e il Consiglio europeo hanno raggiunto un accordo sui tetti tariffari wholesale per il roaming, arrivando a definire – come si legge nella nota ufficiale – prezzi inferiori a quelli inizialmente proposti dalla Commissione.
A partire dal 15 giugno di quest’anno finirà il roaming per i consumatori europei, consentendo loro di effettuare chiamate e trasferire dati in mobilità tra gli Stati membri alle stesse tariffe domestiche.
L’accordo raggiunto riguarda i tetti tariffari applicati tra compagnie telefoniche, con l’obiettivo di garantire un corretto regime di competitività.
In particolare, i costi di trasferimento sono stati così fissati:
– 0,032 euro per le chiamate voce, invece di 0,04 come proposto
– un tetto a scalare di 7,75 euro per gigabyte (8,5 euro era il tetto proposto) dal 15 giugno di quest’anno, destinato a passare a 6 euro dal 1° gennaio del prossimo anno, a 4,5 euro per gigabyte dal 1° gennaio del 2019, a 3 euro l’anno successivo, arrviando a 2,5 euro per gigabyte il 1° gennaio del 2022.
– resta invece invariato a 0.01 euro il prezzo per i messaggi di testo.
Secondo la Commissione, i nuovi tetti tariffari consentiranno di accedere a un numero maggiore di contenuti audio-video anche quando si trovano al di fuori dei loro Pesi d’orgine e dovrebbero anche abilitare a nuovi servizi anche gli operatori mobile virtuali.