Il Ceo di Ibm si rivolge a Governi e aziende. E’ dai dati e dalla loro analisi che deriva il vantaggio competitivo. E per Big Blue Big Data e Analytics sono priorità per il 2013.
Ci sono i big data al centro delle strategie Ibm per questo 2013.
Lo sostiene il Ceo della società, Ginni Rometty, che anzi indica nei servizi legati ai big data, vale a dire i servizi che consentono agli utenti di ricercare tra vaste quantità di informazioni per arrivare a elaborare decisioni migliori, la ”top priority” per quest’anno.
Per essere più precisi, l’abbinata è quella classica: big data e analytics.
Il vantaggio competitivo per le imprese e per i Governi arriva da qui, sostiene Rometty, che arriva a definire i dati come ”la prossima risorsa naturale”.
E parlando a una platea tutta americana, il Ceo ha ha ricordato come proprio le analisi accurate dei dati hanno contribuito a una riduzione della criminalità del 30 per cento a Memphis, così come sono state di grande aiuto nel corso della campagna per le presidenziali di Barack Obama.
Per Ibm, in ogni caso, si tratta di un imperativo interno ed esterno.
Si avvale della data analytics Big Blue per guidare la sua crescita sui mercati d’OltreOceano, nei quali porta servizi applicati a un numero sempre più ampio di ambiti: dalla gestione del traffico alle previsioni del tempo.
E oggi l’80 per cento della crescita viene proprio dalle attività esterne agli Stati Uniti.
Le aspettative?
Molto alte: Ibm, che finora ha indirizzato all’ambito della data analytics investimenti per 16 miliardi di dollari in 35 acquisizioni, ha recentemente portato le stime di fatturato per l’area da 16 a 20 miliardi di dollari entro il 2015.