Accanto alle release 2013 di Panda Antivirus Pro, Panda Internet Security e Panda Global Protection arriva la piattaforma Panda Cloud System Management per rivenditori in cerca di valore da proporre sul mercato. Ecco come.
Nuove soluzioni per un nuovo posizionamento.
È una Panda Security attenta all’universo servizi quella che, dopo una prolungata assenza dal panorama degli annunci di mercato, ha fatto capolino anche in Italia per presentare «una nuova piattaforma di soluzioni a disposizione dei rivenditori interessati a offrire servizi ai propri clienti e a nuovi prospect».
Così l’ha definita l’amministratore unico della filiale italiana, Alessandro Peruzzo, così l’hanno dettagliata dal punto di vista tecnologico e commerciale Paolo Calzavara e Domenico Fusco, rispettivamente nelle vesti di product manager e di direttore vendite di Panda Security Italia.
All’ombra degli annunci che danno ormai per certa la richiesta di concordato preventivo da parte di un distributore delle dimensioni di Cdc e un futuro tutt’altro che certo per i negozi della catena Fnac sul territorio italiano, un solo dato appare certo e riguarda «il cambiamento richiesto a una miriade di piccoli e medi rivenditori Ict che, accerchiati da vendite online di tutti i tipi, se intendono incrementare il loro business dovranno spostare necessariamente il proprio focus da una vendita di prodotti a una fornitura di servizi».
Così, accanto alle release 2013 di Panda Antivirus Pro, Panda Internet Security e Panda Global Protection (rinnovate nel packaging, nell’interfaccia prodotto e anche nella durata, ora di 13 mesi – ndr), a fare capolino è Panda Cloud System Management, la “vera rivoluzione” messa a punto dalla software house spagnola interessata a portare sul mercato una propria piattaforma di remote system management «in grado di monitorare nella cloud l’intera infrastruttura e consentire così, da un’unica consolle, il controllo del funzionamento dei pc, l’installazione delle applicazioni, fino al deployment delle stesse in modalità mobile».
Gestione e controllo a distanza di computer e device mobili multipiattaforma (tramite un plug da 3,5 Mb), dunque, per una Panda non più, o non solo, antivirus company ma realtà pronta a fornire un unico strumento proattivo ospitato su piattaforma Microsoft Azure, «in grado – sottolinea Calzavara – di crescere in potenza a seconda del numero di utenti collegati».
In maniera proattiva Panda Cloud System Management consente allora di fare l’inventario dell’hardware e del software installato, ma anche di monitorare dispositivi e server implementati configurando, all’occorrenza, degli alert cui abbinare dei ticket per attivare in automatico una serie di script.
«La gestione delle patch, non solo Microsoft – è l’ulteriore puntualizzazione del product manager –, consentono, inoltre, a chi gestisce la consolle di portare tutte le macchine alla medesima versione software, così da diminuire bug e vulnerabilità del sistema operativo». Il tutto attraverso un task manager che consente di agire centralmente e da remoto sui processi di una macchina senza interrompere l’utente che la sta utilizzando.
Sempre centralizzata, sempre on the cloud, è Panda GateDefender Integra eSeries rivista sia nella parte hardware che in quella software per gestire, attraverso 2 modelli disponibili con una capacità massima di 100 utenti, le macchine installate «e con esse – conclude Calzavara – ogni tipo di minaccia, ma anche traffico di rete, gestione degli hotspot e delle Vpn che è anche possibile priorizzare».
Ingaggio di partner anche di differente profilo
Da qui a proporsi al canale come fornitore di uno strumento per lo sviluppo e l’offerta di servizi in grado di prevenire e monitorare eventuali malfunzionamenti o problematiche dell’infrastruttura dei clienti (cui va aggiunta la proposizione di servizi che vanno dalla Web security al backup), il passo è breve.
Non senza un nuovo programma di canale «che – conferma Fusco –, garantirà la condivisione degli utili anche per i rinnovi realizzati online direttamente dai clienti finali senza che questi debbano tornare negli store dove hanno acquistato i nostri prodotti».
Un dettaglio non da poco utile «a rafforzare il livello di fiducia e collaborazione sia con i retailer sia con i rivenditori interessati a spingersi oltre politiche di pricing ormai sterili nell’ambito degli antivirus».
Tanto che, in aggiunta ai 350 partner che fanno già parte del programma P3, le attese parlano di un altro migliaio di realtà che Panda spera di attrarre proponendo a quattro mani con i propri distributori «Avangate, Brevi, Cdc, Computer Gross, Datamatic, G&FX e Italsel» una serie di azioni mirate.
Tra queste newsletter su singole soluzioni, Webinar dedicati, workshop presso la propria sede, visite congiunte, soluzioni demo, attività mirate presso i cash & carry «così da ridurre il tempo di apprendimento e aumentare la loro e la nostra marginalità».
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