La società coreana inserirà nei propri telefonini il chip Near Field Communication realizzato da Philips al fine di consentire lo scambio di dati in automatico tra due dispositivi. Ma anche il pagamento di varie forme di ticketintg
31 agosto 2004 Dopo Nokia, anche
Samsung ha deciso0 di inserire nei propri telefoni cellulari i chip Near
Field Communication (Nfc) realizzati da Philips. Decisione questa che,
visti gli share di mercato delle due aziende, nel giro di qualche anno circa la
metà dei telefonini venduti a livello mondiale potrebbe disporre di tali
Nfc.
I vantaggi? Sono molteplici, sostengono i responsabili di Samsung, che hanno
già espresso l’intenzione di inserire i chip di Philips anche all’interno di
altri apparecchi, primi fra tutti i televisori. D’altra parte, caratteristica di
distinzione degli Nfc è quella di attivare automaticamente una connessione una
volta che due di questi chip si vengono a trovare a una distanza inferiore ai 10
cm. A fronte di ciò, avvicinando due cellulari si potrà effettuare uno scambio
di informazioni dall’uno all’altro, mentre mettendo un telefonino nei pressi di
un televisore potranno essere visualizzate sullo schermo Tv le foto memorizzate
nel cellulare.
Ma ci sono anche altre applicazioni che ci tiene a evidenziare Samsung, come
per esempio la possibilità di usare un Nfc per effettuare dei pagamenti (non
dimentichiamo infatti che Visa è partner di Philips e Sony nello sviluppo di
questi chip). A fronte di ciò, avvicinando il telefonino a uno specifico
dispositivo, si potrebbero pagare l’accesso su un mezzo pubblico oppure
l’ingresso a un concerto o, ancora, avere l’autorizzazione di accedere a un
gioco online.
Philips sta trattando con altri costruttori di chip al fine di vendergli, a
condizioni particolarmente vantaggiose, gli Nfc: l’obiettivo è di dare un
importante impulso al mercato e di creare uno standard.