Respinto l’appello alla Corte Suprema, la Corte Distrettuale deciderà entro il 2 novembre per la parte americana del processo. In Europa, invece, si aspetterà la fine dell’anno.
La Corte Suprema e la Commissione Europea contro Microsoft in materia di antitrust. Siamo alle battute decisive, sia negli Stati Uniti sia in Europa. Negli Usa proprio in questi giorni la Corte Suprema ha rifiutato la richiesta di appello e di revisione del processo presentata dalla Casa di Redmond, sulla scorta dei commenti che il giudice distrettuale Thomas Penfield Jackson avrebbe fatto in presenza dei media.
Ciò significa che l’iter procederà ancora presso la corte distrettuale, ora guidata dal giudice Colleen Kollar-Kotelly, e Microsoft dovrà raggiungere un accomodamento con il Dipartimento di Giustizia e i 18 Stati che le si oppongono nella causa. E l’accomodamento dovrebbe essere raggiunto entro il prossimo 2 novembre.
Per quanto riguarda invece l’Europa, entro la fine dell’anno Microsoft sarà chiamata a rispondere per l’appunto alla Commissione Europea circa le violazioni alle leggi antitrust del Vecchio Continente. Microsoft rischia di vedersi obbligata ad apportare una serie di modifiche al proprio sistema operativo e a versare una ammenda pari al 10% delle vendite complessive effettuate. Va detto comunque che in genere le ammende vengono fissate ben al di sotto di questa soglia massima.