1,3 miliardi di dollari l’ammenda per rispondere all’accusa di spionaggio industriale. La vicenda legata a TomorrowNow, chiusa da Sap nel 2008.
Sap dovrà versare in favore di Oracle una somma pari a 1,3 miliardi di dollari. Lo ha stabilito il giudice della corte distrettuale di Oakland, in California. La vertenza legale è quella che ha visto misurarsi in tribunale le due società con Oracle che ha accusato Sap di “spionaggio industriale”. Al centro della diatriba la sottrazione di codice sviluppato dai tecnici di Oracle da parte di TomorrowNow, società sussidiaria di Sap.
I legali di Sap e di Oracle si sono fronteggiati per anni nelle aule di tribunale con la prima società che fu costretta, già nell’estate del 2008, a prendere la decisione di chiudere TomorrowNow, dopo aver fatto piazza pulita dei vertici della sussidiaria.
Sap, uno dei principali leader mondiali nel settore dei software Erp ed in generale nelle soluzioni enterprise, si scusò per l’accaduto ma, successivamente, dichiarò che 40 milioni di dollari sarebbe stata la somma adeguata da versare nelle casse di Oracle a fronte delle attività poste in essere da TomorrowNow.
Il Ceo di Oracle, Larry Ellison (nella foto in alto), dichiarò due settimane fa che la somma che Sap avrebbe dovuto pagare per coprire i costi relativi al software “sottratto” avrebbe dovuto essere dell’ordine di 4 miliardi di dollari.
Il giudice californiano ha disposto un risarcimento danni di entità nettamente inferiore alle pretese di Oracle ma enormemente più elevato rispetto alla valutazione di SAP.
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