Avviato il cammino verso un nuovo modello di intelligence: integrato, efficace, condiviso, partecipato.
Più che una nuova software release, Sas 9.2 vuole essere un passo tecnologico deciso verso l’applicazione del Business Analytics Framework, ossia verso la costruzione di funzioni utili a comprendere e risolvere le problematiche di business facendo leva su tutti i dati presenti in azienda.
Il progetto della piattaforma di gestione dati Sas 9.2 è stato sviluppato seguendo sei direttrici, tecnologiche e di utilizzo: abilitare tutti gli utenti d’azienda all’uso proattivo dei dati, spostare le operazioni di data crunch massive dentro i database, estrarre conoscenza dai dati non strutturati, ampliare e diffondere l’uso degli analytics, dare agli amministratori It più strumenti di controllo dell’infrastruttura dati, favorire l’integrazione del sistema informativo e dell’architettura It.
Sas 9.2, quindi, è un ambiente integrato e modulare utilizzabile sia dai funzionari di business, sia dai cosiddetti knowledge worker, che costruisce un ecosistema di dati in cui il reporting è un componente, ma non è da solo, e si interseca virtuosamente con gli analytics e con la data quality.
E se si guarda all’efficientismo che Sas 9.2 promette di apportare, si potrebbe scommettere che piacerebbe a innovatori come il ministro Brunetta. Luigi Golfieri, Solution & Technology Innovation Center manager di Sas annuisce: «Oggi evitare le duplicazioni dei dati significa risparmiare soldi, specie nella Pa».
Nelle corde di Sas 9.2, infatti, la data quality svolge un ruolo importante. L’integrazione con l’infrastruttura esistente in azienda è uno dei pilastri della nuova versione: acquisizione corretta dei dati e loro qualità (deduplicazione, pulizia, pertinenza, attinenze) sono aspetti che l’utente ora trova integrati in una struttura di metadati.
«Tutto funziona da subito – precisa Golfieri – e azioni come l’impact analysis e il reverse engineering diventano strumenti standard», plug-in cliccabili. Quello che forse è complesso è l’andare a parlare ai Cio di data quality, svelando loro che non è una virtù che praticano abitualmente. Ma con esempi pratici, test sul campo e non astratte simulazioni, analisi di Roi fatte per processi, le task force di Sas hanno buon gioco.
Sas 9.2, come sottolinea Golfieri, applica a fondo lo sfruttamento delle potenzialità operative presenti in azienda, in ottica grid: «Si integra con l’hardware esistente. E se ci sono sacche di inutilizzo le scoviamo e le sfruttiamo».
Sas 9.2, quindi, si profila come una soluzione che bada al sodo, pratica. Lo è anche sotto il profilo delle licenze («non sono più un vincolo» dice Golfieri, intendendo che oggi si lavora per mettere in grado le aziende di fare gli obiettivi) e del supporto territoriale, che Sas sta ampliando con competenze presso partner locali per l’assistenza 24×7 in lingua italiana.
Il sistema di Business analytics framework è stato creato, rivela Golfieri, «facendo confluire le esigenze dell’It e del business in un’unica soluzione».
Ora si ha un’integrazione completa con gli strumenti di system management e di monitoraggio esistenti, che viene eseguita con agent per Bmc Patrol, Tivoli, Hp Openview.
In questo modo si evita la duplicazione delle funzioni, con vantaggi per tutti: «Ci guadagna sia chi gestisce l’It – spiega Golfieri – che ha un preciso controllo dell’infrastruttura, sia l’utente finale aziendale, che ha più strumenti a sua disposizione», ossia integrazione dati, analitycs e reporting.