Sbs trasforma il cellulare in strumento di mobile payment

Il braccio consulenziale della tedesca Siemens ha realizzato per la città di Vienna una innovativa soluzione di m-parking, basata sull’integrazione di Short message systems, pagamenti via telefonino e dispositivi di controllo palmari.

A differenza di quanto accade per le società attive sul fronte puramente tecnologico, la carica innovativa di un’azienda focalizzata sui servizi è spesso di difficile valutazione. L’utilizzo di prodotti allo stato dell’arte non presuppone, infatti, un risultato implementativo di tipo pionieristico, garantito piuttosto da una nuova concezione nell’uso della tecnologia stessa. In questo contesto competitivo, Siemens Business Services, braccio consulenziale del gigante tedesco Siemens, si muove da anni offrendo la propria visione di innovazione attraverso la combinazione di solide infrastrutture It con nuove tecnologie e concetti di business.


"In particolare – ha chiarito Winfried Holz, responsabile della Global Business Unit Solution Business di Sbs – siamo in grado di offrire alle aziende una riduzione dei costi e una maggiore efficienza operativa attraverso tre aree di applicazione: l’integrazione di nuove tecnologie, l’implementazione di un diverso processo di business e l’uso di nuovi modelli o termini contrattuali".


La società, che ha chiuso l’ultimo esercizio fiscale con un fatturato mondiale di 5,2 miliardi di euro e conta 34.200 dipendenti in 44 paesi, vanta già numerosi casi implementativi, tutti fiori all’occhiello di Sbs per la carica innovativa che li caratterizza. Per quanto riguarda l’integrazione di tecnologie spicca, in particolare, l’implementazione realizzata per la città di Vienna, dove è attiva già da un anno una gestione dei parcheggi pubblici, basata su messaggi Sms, pagamenti via cellulare e dispositivi di controllo mobili.


Quello delle transazioni via telefonino è un mercato ritenuto in forte crescita dalla maggior parte degli analisti. Arthur D. Little, che su questo settore ha recentemente condotto un’indagine, ritiene che il mercato mondiale, attualmente attestato attorno ai 7 miliardi di dollari, potrà raggiungere nel 2008 i 37,1 miliardi, sottraendo quote di mercato a metodi di pagamento più tradizionali come il contante.


Decollato precocemente in Asia, dove i consumatori sembrano essere più portati all’uso dei cellulari oltre le tradizionali funzionalità di telefonia, l’m-payment sta registrando in Europa un avvio decisamente lento, anche se in alcuni paesi, tra cui l’Austria, la Norvegia e la Spagna, gli operatori mobile hanno già registrato un discreto successo, offrendo soluzioni di m-commerce innovative, come l’m-ticketing e l’m-parking. In Italia, come in Germania e Gran Bretagna si registra, invece, una sorta di anarchia, dovuta alla confusione generale tra le diverse realtà che dovrebbero offrire il servizio (banche, operatori mobile, e così via) e alla mancanza di un business model univoco, in grado di farle cooperare. È la prova che la semplice diffusione dei telefoni cellulari, pur essendo una premessa indispensabile, non è sufficiente a garantire il successo di questa nuova forma di pagamento. Fondamentali in questo senso si dimostrano, invece, le capacità di market driver di uno degli operatori di mercato e la sua abilità a instaurare solide partnership: sono questi i cardini principali su cui la soluzione di m-parking sviluppata da Siemens Business Services per la città di Vienna ha potuto costruire la propria riuscita.

Il caso applicativo austriaco


Installata un anno fa da Sbs, in qualità di general contractor, la soluzione basa la propria forza sull’alleanza del service provider con l’operatore mobile Mobilkom Austria e conta già 50mila utenti registrati per un totale di 3,5 milioni di ticket venduti al mese.


Per accedere al servizio i proprietari delle auto devono preregistrare il numero del cellulare e la targa della macchina via Internet (www.m-parking.at) o via telefono, acquistando contemporaneamente un credito per il parcheggio tramite carta di credito o addebito su conto.


Successivamente, per comprare il biglietto, l’utente invierà un Sms al numero di servizio, indicando la durata prevista per il parcheggio, e ricevendo sul proprio cellulare un messaggio di conferma dell’avvenuta transazione e uno di alert allo scadere del tempo pagato. Per verificare l’avvenuto pagamento, il vigile procederà, invece, inserendo la targa dell’auto sul proprio Pda, che tramite una connessione Gprs si interfaccia con il sito di servizio cui l’utente ha inviato l’Sms con l’addebito del ticket di parcheggio. Nel caso questo non sia stato spedito, l’agente procede alla multa, che, contemporaneamente, viene stampata dal Personal digital assistant e inviata alla centrale per una sua archiviazione elettronica. "L’implementazione di questa soluzione è costata alla capitale austriaca 15 milioni di euro, una cifra che copre il servizio di Sbs per 10 anni – ha puntualizzato Klaus Baringer, membro del Senato di Vienna -. L’installazione di nuovi parchimetri ne avrebbe, invece, richiesti 50 e non avrebbe risolto il problema della notifica e della riscossione delle multe".

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