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Scandit: come far tornare Gen Z e Millenials negli store fisici

Secondo l’ultima indagine italiana di Klarna, fintech che fornisce servizi finanziari online, emerge che la shopping experience online e quella fisica sono sempre più interconnesse, tanto che i consumatori tendono a informarsi sul web, prima di recarsi nello store, sottolinea Scandit, specialista della smart data capture.

In Italia, è un’abitudine che si sta consolidando per oltre 8 utenti su 10, soprattutto tra Gen Z e Millennials (entrambi al 90%).

Il punto vendita, però, molte volte viene utilizzato solo come punto di ritiro, oppure non viene vissuto a dovere dai consumatori e nemmeno sfruttato al meglio dai retailer.

Quindi, come si può attirare le ultime generazioni, più abituate e propense agli acquisti online, a farli in store?

Retailer in cerca di una scintilla

Secondo un recente studio di Scandit riguardante l’impatto della tecnologia in-store, il 51% dei principali retailer europei conferma che lo store fisico del futuro combinerà esperienze on e off-line.

La tecnologia aiuterà il raggiungimento di questo obiettivo, con il 41% degli intervistati che afferma di voler migliorare la customer experience, esigenza ancora più forte tra i fashion brand, confermata da un’altra ricerca di Scandit per il settore del fashion, con il 93% di loro che condivide questo pensiero.

Scandit condivide dunque tre consigli per rendere l’esperienza dello store fisico più invitante per Gen Z e Millenials:

1. Snellire gli acquisti

Le lunghe code alle casse sono uno dei motivi principali per cui le nuove generazioni evitano di fare acquisti in presenza.

Per ridurre questi ostacoli, ma anche per consentire ai consumatori di essere più autonomi e flessibili nei loro acquisti, i retailer possono affidarsi a metodi di pagamento alternativi in-store.

In questo caso, significherebbe fornire ai dipendenti del punto vendita delle soluzioni intelligenti per l’acquisizione dei dati su smartphone, accelerando così le operazioni di checkout. Invece, se offerte ai consumatori, questi saranno in grado di scansionare i prodotti scelti direttamente sul proprio smartphone e di pagare presso le casse self-service o via cellulare.

Offrire maggiore autonomia ai consumatori è un imperativo per attirare i più giovani, molti dei quali desiderano evitare le file e la calca di gente. Questo approccio dà inoltre la possibilità di gestire l’interazione che i consumatori desiderano avere con il personale in loco, il che è un grande vantaggio per le persone che preferiscono non essere disturbate durante lo shopping.

2. Equipaggiare la forza vendita

La scarsa presenza e pertinenza dei consigli durante lo shopping in-store sembra essere un altro grande motivo di frustrazione.

Ma come si può far fronte questa situazione, soprattutto nei punti vendita con un gran numero di articoli? È umanamente impossibile conoscere tutti i codici presenti e sapere in ogni momento l’esatta composizione di un prodotto, i colori o le taglie in cui è disponibile.

Per aiutare la forza vendita a svolgere bene il proprio lavoro, è indispensabile adottare tecnologie operative che possano facilitare le loro mansioni, così che possa guadagnare tempo prezioso da utilizzare per il customer care o per la formazione.

Gli smartphone abilitati a soluzioni di smart data capture consentono al personale di scansionare rapidamente uno scaffale per trovare, ad esempio, il prodotto desiderato dal cliente. Possono inoltre disporre di maggiori informazioni sui prodotti offerti per trovare la perfetta corrispondenza tra le esigenze del cliente e i prodotti disponibili.

3. Esperienze interattive

I consumatori sono alla ricerca di esperienze, quindi gli store fisici e i customer journey proposti devono essere rinnovati per rispondere a questa esigenza. Le possibilità sono infinite, ma l’implementazione può essere costosa e noiosa.

La realtà aumentata rappresenta una soluzione alternativa ideale per offrire ai clienti una shopping experience digitale davvero innovativa. Oltre a fornire un’esperienza educativa, l’obiettivo principale di questo servizio è dare più potere e libertà ai consumatori.

Attraverso un’app mobile, i consumatori potranno scansionare gli scaffali direttamente dal proprio smartphone per ottenere una moltitudine di insight sui prodotti, oltre a consigli d’acquisto, promozioni e recensioni. I retailer potranno anche implementare attivazioni basate su eventi, come una caccia al tesoro in realtà aumentata o l’introduzione di “biglietti d’oro” da trovare nello store.

Maurizio Costa, Key Account Manager Italy di Scandit
Maurizio Costa, Key Account Manager Italy di Scandit

Le abitudini di acquisto della Gen Z e dei Millenials sono decisamente diverse rispetto a quelle dei loro predecessori.

Per essere certi di soddisfare queste nuove aspettative e abitudini di acquisto, i retailer e i brand devono essere in grado di riunire il ‘meglio dei due mondi’, miscelando i punti di forza della web experience con quelli in store.

In questi termini, grazie a una soluzione di smart data capture utilizzabile in negozio attraverso uno smartphone, si possono ottenere informazioni su un prodotto in tempo reale, un maggior engagement della forza vendita e dei consumatori.

Il processo d’acquisto in-store diventa anche molto più veloce e snello” ha dichiarato Maurizio Costa, Key Account Manager Italy di Scandit.

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