Deepnote è un nuovo tipo di notebook per la scienza dei dati compatibile con Jupyter, con collaborazione in tempo reale e funzionante nel cloud.
La mission della startup Deepnote è quella di affermarsi come nuovo standard per lavorare con i dati.
C’è stato un tempo – sottolinea il team di Deepnote – in cui il principale collo di bottiglia per risolvere i problemi più difficili nella scienza dei dati era l’accesso a più potenza di calcolo.
Tuttavia, spostandosi verso problemi più complessi, ci si è resi conto che una maggiore potenza di calcolo non era sufficiente.
Il collo di bottiglia più grande era in realtà qualcosa di molto più sottile: era il modo in cui gli scienziati dei dati e gli esperti comunicavano, come si scambiavano le idee e come chiedevano feedback.
Secondo Deepnote, il principale collo di bottiglia non era la performance degli strumenti, ma gli strumenti stessi. E quindi, era necessario inventare un nuovo tipo di strumento.
Notebook rappresenta un nuovo tipo di piattaforma computazionale: un documento interattivo abbastanza potente da risolvere i problemi più difficili, ma, allo stesso tempo, sufficientemente collaborativo per comunicare in modo efficace i propri risultati agli altri.
Il miglior notebook per la scienza dei dati promuove la riproducibilità, il controllo delle versioni e la collaborazione con il proprio team. Ed è questo è il tipo di notebook che Deepnote ha deciso di costruire.
Scienziati dei dati, analisti e ingegneri spesso fanno fatica a mettere i risultati del proprio lavoro a disposizione di tutti i decisori chiave, a causa di cicli di feedback troppo lunghi.
Secondo Deepnote il problema consisteva nel fatto che, pur utilizzando strumenti e processi all’avanguardia, tali strumenti erano costruiti per gli ingegneri, non per gli scienziati dei dati.
I fondatori della società hanno costituito Deepnote all’inizio del 2019 proponendosi di sviluppare un nuovo tipo di notebook per la scienza dei dati.
Basandosi sulle idee pionieristiche di Jupyter, Deepnote ha voluto combinare le precedenti esperienze dei suoi fondatori – in Two Sigma, Palantir, Mozilla e Google –, per portare i notebook a una nuova fase della loro evoluzione.
Deepnote parte dal presupposto che il futuro della scienza dei dati è collaborativo. Gli scienziati e analisti di dati non lavorano da soli, ma hanno l’esigenza di condividere il proprio lavoro con gli altri, per risolvere i problemi della propria organizzazione.
Sin dal rilascio pubblico della soluzione, ha sottolineato Deepnote, centinaia di migliaia di data scientist hanno scoperto un modo nuovo di lavorare con i dati, con il nuovo standard emergente.