Dicembre 2007 «Abbattimento degli errori di preparazione, miglioramento del servizio offerto, incremento della produttività. Se in settori come Retail, Distribuzione e Logistica si fa un gran parlare di Rfid, molti dimenticano che è con la tecnologia v …
Dicembre 2007
«Abbattimento degli errori di preparazione, miglioramento del servizio offerto, incremento della produttività. Se in settori come Retail, Distribuzione e Logistica si fa un gran parlare di Rfid, molti dimenticano che è con la tecnologia vocale che si riescono a ovviare problemi ancora rilevanti come l’elevato costo dei tag, che le soluzioni per l’identificazione in radiofrequenza richiedono per funzionare. Al contrario, quella del Voice-Direct Work è una tecnologia presente sul mercato da oltre vent’anni che – applicata nei magazzini, ma sempre di più anche in ambiti come l’Healthcare – permette di gestire i flussi logistici tramite un sistema vocale interfacciabile con qualsiasi piattaforma hard-ware e gestionale esistente. Il tutto, è bene sottolinearlo, non in antitesi, ma in maniera complementare all’Rfid. Mi spiego meglio: in un futuro che in molti ci auguriamo prossimo, questo genere di tecnologie consentiranno di movimentare unità di carico infinite. Tuttavia, il tag cui il prodotto in questione è collegato non dice all’operatore che lo sta movimentando cosa farne. Questo è un genere di informazione che continua a essere fornito
dai tradizionali sistemi in radiofrequenza. Ed è proprio qui che la complementarietà fra l’Rfid e la tecnologia vocale si compie a favore di un aumento di produttività e accuratezza alle quali oggi, con i limiti dei codici a barre, non è possibile pensare.
E allora? Allora il consiglio alle aziende che hanno congelato i propri investimenti in attesa che i tempi di rilascio dell’Rfid maturino è di non innovare fermandosi alla radiofrequenza, ma investendo nella tecnologia vocale, dove il Roi è calcolabile anche in meno di dodici mesi».
Antonino Lanza business development manager for Italy di Vocollect Emea
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