Secondo il rapporto GreenItaly 2012, le piccole e medie aziende si stanno riconvertendo in chiave ecosostenible anche nei comparti più tradizionali dell’industria italiana. E questo sta favorendo innovazione ed esportazioni.
Il 23,6% delle imprese industriali
e terziarie con almeno un dipendente tra il 2009 e il 2012 hanno investito (o investiranno) in tecnologie e prodotti green. È quanto emerge dal Rapporto
GreenItaly
2012 di Fondazione Symbola e Unioncamere. Le imprese
della green Italy, inoltre, sono
quelle che hanno la maggiore propensione all’innovazione: il 37,9% delle realtà che investono in eco-sostenibilità hanno introdotto innovazioni di prodotto o di servizio nel 2011, contro il 18,3% delle imprese che non investono nel green. Lo stesso dicasi per la propensione all’export: il 37,4%
delle imprese green vanta presenze sui mercati esteri, contro il 22,2% delle imprese che non
investono nell’ambiente.
Il rapporto GreenItaly 2012 mette in evidenza come
gli effetti
di questa
crisi
perdurante abbia
indotto
l’intero sistema
economico italiano verso un radicale ripensamento
del
modello di sviluppo in direzione di una maggiore sostenibilità ambientale, di una maggiore innovazione, qualità ed efficienza. Tanto che quasi un’impresa su quattro (il 23,6% del totale, ovvero quasi 360mila imprese, oltre 144mila industriali con almeno un addetto e circa 214mila
dei servizi con almeno un addetto) ha realizzato negli ultimi tre anni, o realizzerà
entro quest’anno, investimenti in prodotti e tecnologie che assicurano un maggior
risparmio energetico o un minor impatto ambientale. Segnale evidente
dell’effettiva diffusione di comportamenti aziendali orientati all’eco-efficienza e alla sostenibilità
ambientale. Non a caso la strada ‘verde’ rappresenta ormai una via segnata e battuta anche da una percentuale significativa
di imprese in
fase di start-up, a partire dal turismo per arrivare al
manifatturiero, all’agricoltura o al terziario. Tra le “vere” nuove imprese individuate da
Unioncamere (circa 103mila) nei primi sei mesi del 2012, il 14% ha già realizzato nella prima parte dell’anno o realizzerà entro il 2013 investimenti green.
Il modello green risulta, nel tempo, sempre più diffuso nei diversi settori e nei diversi territori del Paese. Le analisi evidenziano un processo di “ecoconvergenza”
nel
nostro sistema, ovvero una tendenza virtuosa a incrementare i livelli di eco-efficienza laddove gli impatti ambientali delle attività economiche appaiono più
accentuati.