Se il 2014 non è stato un anno semplice per il mondo dei tablet, altrettanto lo sarà questo 2015.
Lo sostiene, senza dubbio alcuno, Gartner, che parla di un rallentamento della domanda anche nel corso dei prossimi dodici mesi: le stime si attestano dunque a 233 milioni di unità, con un incremento dell’8% rispetto allo scorso anno.
Ciò che allarma, spiegano i ricercatori della società di analisi, è la repentinità del rallentamento: da una crescita a tripla e doppia cifra degli scorsi anni, si è velocemente passati a una crescita a una cifra sola.
Molteplici i motivi, spiega Gartner: in primis i cicli di vita più lunghi per questo tipo di dispositivi, seguiti da un’assenza di reale innovazione, che frena il desiderio di aggiornamento e upgrade da parte degli utenti.
Interessante, al di là della nota sui soli tablet, l’analisi complessiva che Gartner propone sull’andamento del comparto dei dispositivi, categoria nella quale rientrano i pc in tutti form factor, i tablet, gli smartphone, i convertibili.
La crescita anno su anno sarà esigua, con un +3,9% a quasi 2,5 miliardi di unità vendute a livello mondiale.
Il segmento dei pc è destinato a crescere, se pure modestamente, dai 318 milioni del 2014 ai 321 milioni del 2015 fino a raggiungere i 333 milioni alla fine del prossimo anno.
Artefici della crescita non i pc tradizionali, bensì gli ultramobile di fascia alta, destinati a passare da 39 a 62 e poi a 85 milioni di unità.
I tablet, come già detto, saliranno da 216 a 233 e poi a 259 milioni, mentre per quanto riguarda gli smartphone si dovrebbe passare da 1,8 a 1,9 fino a 1,96 miliardi di unità.
I convertibili dovrebbero aere ancora una quota minoritaria, se pure in crescita da 6 a 9 e infine a 11 milioni di unità.
Interessante, in conclusione, anche l’analisi per piattaforme e sistemi operativi.
È chiaro che la parte del leone spetta ad Android, che, grazie soprattutto alla sua presenza negli ambiti smartphone e tablet, lo scorso anno si è aggiudicata 1,1 miliardi di dispositivi, di fatto la metà del mercato, ed è destinata a salire a quota 1,4 alla fine del 2015 e 1,6 miliardi il prossimo anno.
iOS e Mac OS passeranno da 262,6 a 279,4 milioni di dispositivi, per arrivare alla soglia dei 300 milioni a fine 2016, mentre Windows dai 333 milioni del 2014 dovrebbe raggiungere i 355 quest’anno per salire ulteriormente a 393 nel 2016.
E che il tutto debba delinearsi in una partita a tre – come Gartner da tempo sostiene – si evince dall’ultimo dato presentato dalla società di analisi. Il comparto degli “altri”, ovvero dei sistemi operativi diversi dai primi tre, in progressiva e radicale riduzione in un tempo davvero breve: attestati da 626 milioni nel 2014, scenderanno a 380 quest’anno per poi scivolare a 261 nel 2016.