Il nuovo standard per l’interfaccia degli hard disk andrà a sostituire l’attuale ATA 100/133. La compatibilità è garantita anche se cambiano i cavi di connessione
16 gennaio 2003 Nasce una nuova modalità di connessione per i dischi fissi: si chiama Serial ATA e andrà nel tempo a sostituire l’attuale ATA 100/133. Le due interfacce funzionano su criteri diversi, pur mantenendo la compatibilità. Con un apposito adattatore si può collegare un disco Serial ATA a un sistema ATA. L’ATA che conosciamo utilizza un sistema di trasmissione dei dati parallelo, con velocità massima di trasmissione di 133 MB al secondo e lunghezza del collegamento non superiore al mezzo metro. Non sono previsti ulteriori sviluppi in quanto l’ATA ha raggiunto i limiti consentiti dalla tecnologia parallela. Serial ATA invece, come intuibile dal nome, è un sistema di trasmissione seriale.
Per la prima generazione è prevista una velocità di trasmissione di 150 MB/s. La prossima Serial ATA II viaggerà a 300 MB ed è in cantiere una futura a 600 MB. Il cavo di connessione può raggiungere la lunghezza di 1 metro.
Mentre in ATA è presente un sistema di verifica e correzione attivo sui dati ma non sui comandi, Serial ATA verifica entrambi con una precisione nella rilevazione degli errori del 99.998%. Il sistema di segnali ATA richiede una tensione di 5 V e 26 fili per il trasporto dei segnali (gli altri 64 fili dei cavi ATA hanno compiti di schermatura).
Quattro fili
per trasmettere i dati
Nel sistema Serial ATA i fili che trasportano il segnale sono solo quattro e funzionano a 500 mv, tensione che ne rende più facile l’integrazione nei moderni sistemi che richiedono valori di funzionamento sempre più bassi. Il grosso cavo a 80 fili di ATA e il relativo connettore occupano un notevole spazio all’interno del telaio e sulla scheda madre. Lo snello cavo di Serial ATA e il suo piccolo connettore rendono più elegante il cablaggio e intralciano meno il movimento dell’aria all’interno del telaio contribuendo a migliorare il raffreddamento. Con Serial ATA scompaiono il concetto di Master e Slave e il limite massimo di 4 unità collegate. Ogni disco è collegato singolarmente al controller e visto come disco a se stante.
Serial ATA supporta nativamente l’hot swap, la sostituzione dei dischi durante il funzionamento. Infine un disco con interfaccia Serial ATA può essere collegato a un controller ATA tradizionale usando solo un apposito adattatore (dongle).
Per la prova completa del primo disco fisso di Seagate con interfaccia Serial ATA vi rimandiamo al numero di febbraio di PC Open.