Come molti di voi avranno notato, la Serp (Search Engine Result Page) di Google è cambiata molto nell’ultimo anno.
Lo spazio per i risultati organici è rimasto invariato (massimo 10 risultati per pagina), ma la loro visibilità è spesso messa in secondo piano dalle numerose feature che il motore di ricerca propone come “risultati rapidi” o “suggeriti”, allo scopo di offrire un’ampia gamma di risposte alla ricerca effettuata dall’utente.
Da cosa dipende il tipo e il numero di risultati rapidi che Google propone?
Ogni query effettuata è diversa per tipo e scopo, ma si possono raggruppare in 4 categorie:
- ricerche informazionali (es. “quali sono i numeri primi”)
- ricerche comparative (es. “iPhone X vs iPhone XR”)
- ricerche navigazionali (es. “Nike”)
- ricerche transazionali (es. “comprare huawei p20 pro”)
In base alla categoria della query, al dispositivo usato, alla nostra posizione e anche alla nostra cronologia di ricerche, Google propone feature diverse.
Ma andiamole a vedere tutte in dettaglio.
Risultati organici
Tecnicamente, escludendo gli annunci, sono tutti risultati organici.
Di solito, però, quando si parla di risultati organici ci si riferisce ai 10 risultati per pagina che Google propone come più pertinenti alla query digitata.
Quello che si intende, è che tutti i risultati della SERP (esclusi gli annunci di Google Ads) sono il risultato di una serie di algoritmi altamente sofisticati, progettati per produrre il risultato ritenuto più pertinente a soddisfare gli intenti di ricerca degli utenti.
Proviamo a cambiare il tipo di ricerca. Il layout della SERP è piuttosto cambiato rispetto a prima.
Ecco cosa abbiamo:
1 – Featured Snippet / Answer Box
Questa sezione si posiziona al di sopra dei risultati organici e per questo viene detta “posizione 0”. Attenzione a non confonderlo con il Knowledge Panel.
Il suo scopo è quello di rispondere in modo completo all’intento di ricerca dell’utente, offrendo una risposta rapida.
Come nell’esempio riportato, se l’intento è informazionale e quindi l’utente vuole una semplice risposta, questo è quello che Google propone.
Il Featured Snippet è comunque tratto da uno dei risultati organici, di solito tra i primi 10.
Questo è un buon punto dove posizionarsi per migliorare il proprio posizionamento SEO.
Per apparire in questo tipo di box con il proprio risultato è necessario strutturare il contenuto della pagina in un determinato modo, ma questa non è una garanzia di successo, anzi. Google stesso afferma che la decisione viene presa in modo programmatico e che quindi non c’è ottimizzazione che tenga. Sarà vero?
2 – Knowledge Panel / Graph
Per le query che coinvolgono grossi marchi o entità umane (quindi personaggi famosi o storici) Google propone questo tipo di risultato.
Generalmente questo box offre un riepilogo delle informazioni più importanti che Google vede come di maggior rilevanza per la loro identità.
Per keyword più generiche (come “guerra civile italia”) vengono proposti fatti chiave e immagini, generalmente con link che puntano verso altre entità rilevanti.
Nel caso della stessa query fatta tramite ricerca vocale, il risultato verrà estrapolato dal contenuto del Knowledge Panel o del Featured Snippet.
3 – People Also Ask (le persone hanno chiesto anche)
Come suggerisce il nome, questa sezione comprende una serie di domande correlate alla query effettuata.
Spesso viene visualizzata quando la query principale si riferisce alla ricerca di informazione da parte dell’utente su un determinato argomento.
Questa lista di suggerimenti è più legata alla query stessa piuttosto che al volume di ricerca. È bene sottolinearlo perché fa capire quanto Google pensi alla risoluzione di un bisogno di informazioni dell’utente in modo semantico piuttosto che restituire un elenco basato sul semplice volume di ricerca.
Cliccando su uno dei risultati, questo si espande e fornisce una risposta alla domanda riportando il link del sito web dalla quale è presa l’informazione, in modo da poter approfondire con maggiori dettagli.
NOTA: La risposta alla domanda presa da questo box, spesso differisce se la domanda viene fatta direttamente nella barra di ricerca. Questo perchè, probabilmente Google presume un intento di ricerca differente se la domanda è rivolta direttamente.
4 – Risultati Video, News, Immagini
Quando la risposta alla query di un utente potrebbe essere contenuta in un video, Google mostra un carosello con dei video tratti da YouTube.
Allo stesso modo, se Google pensa che la risposta possa risiedere in una immagine, mostra una serie di immagini tratte da Google Images.
Stesso discorso se la risposta potrebbe essere in una news allora Google mostra una sezione di news inerenti alla query.
5 – Entità Correlate
In questa sezione puoi trovare una serie di “entità” correlate ad un argomento chiave o ad una caratteristica comune.
Se ad esempio si fa una ricerca riguardo ad una grande guerra, Google propone risultati che possono essere correlati all’entità chiave che in questo caso sono i conflitti militari.
A volte si può vedere fino a tre righe di risultati di entità correlate.
6 – Ricerche Correlate a…
In fondo alla SERP, dopo i risultati organici, troviamo una lista denominata ricerche correlate.
Queste query sono correlate a quella digitata dall’utente e di solito sono varianti o keyword long tail.
Queste differiscono dal box People Also Ask perchè non sempre le query suggerite sono domande o coincidono con l’intento di ricerca dell’utente. Sono però una buona fonte di ispirazione per la keyword research.
In generale, queste sono le parole che gli utenti hanno digitato dopo aver cercato la prima query.
Local SERP Layout
Quante volte, magari durante un viaggio, ci si affida a Google per sapere dove trovare un buon ristorante o una pizzeria nelle vicinanze?
In questo senso Google offre sempre più features dedicate alle ricerche locali. Vediamole con qualche esempio.
7 – Snack Pack / Map Pack / Local Pack
Il map pack non è così recente e fino all’Agosto del 2015 mostrava addirittura 7 risultati. Dal 7 Agosto di quello stesso anno ha ridotto il numero di risultati a 3.
Da allora il map pack è diventato lo snack pack visto il numero inferiore di risultati.
8 – Discover More Places
Questa sezione della SERP potrebbe mettere un pò in confusione perché, per una determinata query, suggerisce risultarti ad essa correlata ma anche non facenti parte di quell’argomento (ad esempio per la query “pizza” potrei trovare anche risultati non strettamente legati alla pizza).
Lo scopo di Google è quello di permettere all’utente, che ha scrollato fino alla fine della pagina senza trovare quello che cercava, di rifinire la sua ricerca, magari passando a sottocategorie.
La SERP con Google Ads
Fino ad ora abbiamo visto SERP senza la presenza di annunci.
Gli annunci testuali vengono creati dagli inserzionisti attraverso lo strumento pubblicitario Google Ads.
Chiunque può fare pubblicità online, ma prima di buttarti in questo mondo, meglio affidarsi a un esperto di web marketing.
Ecco quindi come appare una SERP con la presenza degli annunci di Google Ads:
9 – Annunci Google Ads
In queste due sezioni della SERP vengono inseriti gli annunci creati dagli inserzionisti che utilizzano lo strumento pubblicitario di casa Google.
Il numero di annunci visualizzati dipende dalla competizione del settore e, più nello specifico, quanti inserzionisti stanno facendo offerte per una determinata keyword.
Proprio così. Spiegato in breve, in Google Ads si possono fare offerte per le keyword che andranno a scatenare l’annuncio creato.
10 – Risultati Shopping
A volte vengono visualizzati sulla destra a lato dei risultati testuali, ma spesso sono mostrati in alto, prima dei risultati organici o a pagamento, sotto forma di carosello.
Sono molto efficaci in quanto mostrano un’immagine e il prezzo del prodotto.
Per avere i propri prodotti in questo spazio, basta creare un feed dei prodotti (in formato .xml) e caricarlo in Google Merchant Center. Successivamente, in Google Ads, bisogna creare una campagna Shopping associata a questo feed.
Avere un feed prodotti è utile anche per creare le campagne di Remarketing Dinamico.
Chi ha un E-commerce dovrebbe prendere in seria considerazione di promuovere i prodotti attraverso le campagne Shopping di Google Ads.
11 – Ricerche Correlate (Box)
Lo scopo di questa feature è quello di suggerire all’utente dei risultati correlati (in modo più ampio) alla sua ricerca.
Se ad esempio cerco “guerra civile libri” Google mi mostra una serie di libri che parlano di quell’argomento.
Scorrendo più in basso e andando alla fine dei risultati organici, mi viene proposto un box che contiene altri libri ma non strettamente correlati al mio intento di ricerca, ma che comunque potrebbero interessarmi (secondo Google) perchè riguardano l’argomento che ho cercato
Cliccando su uno di essi la cosa si ripete, mostrandomi altri risultati correlati.
Ma non è finita qui.
12 – Libri ( Google Books)
Essendo il libro parte del circuito Google Books, mi viene proposta l’anteprima del libro e anche la possibilità di “votare” se il libro mi è piaciuto oppure no.
Google Books
Ovviamente più in basso si possono trovare anche gli annunci Shopping nel caso si volesse acquistare il libro.
13 – Eventi
Una feature abbastanza recente e molto utile è quella degli eventi.
Facendo una ricerca per sapere quali sono le date del tour di un gruppo musicale, Google propone un carousel con data, ora e location.
Cliccando sulla data di interesse viene proposta una mappa della location e il sito web da cui è tratta la fonte.
Ma come ottenere questa posizione di riguardo?
Il primo passo è sicuramente quello di utilizzare lo schema mark-up per gli eventi.
14 – Travel
Se si cerca un hotel, Google dà una grossa mano
Viene proposto un box dove si può scegliere la data di check-in e check-out, il numero di persone e varie opzioni tra cui la fascia di prezzo, la disponibilità immediata e una selezione di quelli più votati positivamente.
Appena sotto è presente una lista degli hotel con foto, prezzo, nome, valutazione media e un estratto di recensione oppure i comfort che l’hotel offre.
Cliccando su di un risultato proposto si apre un mondo di informazioni aggiuntive tra cui voli, recensioni dei siti più famosi di travel etc..
15 – Twitter
Hai mai provato a cercare un hashtag (#) su Google?
Spesso quello che ne risulta è un carosello con una selezione di tweets che riportano quell’hashtag.
Google cerca comunque di proporre tweet nella lingua dell’utente.
Questa feature non si limita ad apparire solo per ricerche di hashtag, ma anche per determinati “hot-topic”.
16 – Risposte predittive
Non sono sicuro del nome di questa feature ma penso calzi a pennello.
Basta provare a digitare nella barra di ricerca di Google questa domanda: “quanto è vecchia la terra”.
Mentre si digita si vedranno i soliti risultati di Google Suggest, ma appena si arriva ad un punto in cui il motore di ricerca ha già capito qual è la domanda (e quindi non è ancora stata digitata per intero), viene proposto un risultato con la domanda per intero e la risposta. Tutto dentro la tendina di Google Suggest.
Quindi, quando si scrive riguardo ad un determinato argomento, verificare che Google non dia già la risposta in questo spazio.
Ovvero, ci si potrebbe posizionarsi in prima posizione, ma comunque ricevere pochissimo traffico.
17 – Risultati AMP
Per migliorare l’esperienza utente (UX) Google spinge molto sull’utilizzo della tecnologia AMP (Accelerated Mobile Pages).
Queste sono pagine molto leggere e che hanno un tempo di caricamento bassissimo (quasi istantaneo). Per questo motivo Google cerca di proporre quanti più risultati possibili in questo formato, che sono contraddistinti dal caratteristico simbolo del fulmine (da mobile).
Chi ha un sito web che pubblica molti articoli e news dell’ultima ora, è bene adotti la tecnologia AMP. Sia Google che i lettori ne saranno molto felici.
Fine? Certo che no. Google è in continua evoluzione e miglioramento, quindi, proprio mentre sto scrivendo, potrebbero essere state rilasciate nuove features. Ho comunque cercato di portare le più visualizzate e utilizzate.
Mobile SERP
Per comodità ho voluto prendere in considerazione le feature della SERP desktop, ma tutte quelle menzionate sono condivise anche con la versione mobile.
Sicuramente lato mobile ci sono feature ad hoc pensate per gli utenti che sono in movimento. Fammi sapere nei commenti se sei interessato ad una lista di queste.
18 – Conclusione
A livello SEO, essere a conoscenza di quali ricerche conducono gli utenti ad una risposta rapida o che comunque non gli richieda di navigare un sito web, è importantissimo.
Per avere una chance di posizionarsi in alcune di queste features è importante una corretta implementazione dello schema mark-up. Se non ti senti confidente con questo tipo di modifiche chiedimi pure un consiglio.
Concludo ringraziando 01NET per lo spazio che mi è stato concesso.
Se conosci altre feature che non sono state menzionate, fammelo sapere nei commenti.