I dati Gartner relativi al secondo trimestre dell’anno mostrano un comparto ancora in sofferenza, soprattutto nella nostra regione.
Una crescita del 4 per cento nel numero di unità vendute e, come contraltare, un calo del 3,8 per cento in termini di fatturato: sono questi i dati salienti relative all’andament del mercato server nel secondo trimestre dell’anno, così come comunicati in queste ore da Gartner.
Secondo la società di ricerca, il mercato si trova ancora in una fase di debolezza, che non viene compensata da qualche guizzo su base regionale, così come registrato ad esempio nell’area Asia-Pacifico o in Canada.
Complessivamente si parla di 2,460 milioni di unità vendute nel trimestre, per un totale di 12,350 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda la classifica dei vendor, si segnalano importanti variazioni.
Best performer risulta infatti Cisco, che non solo cresce del 58 per cento in termini di unità, collocandosi in terza posizione con 77.729 unità, ma registra anche un importante +43,3 per cento in termini di fatturato: 539,17 milioni di dollari, che le valgono la quarta posizione in classifica.
In termini di unità vendute, Hp resta in prima posizione con 586.857 macchine, in calo del 13,6 per cento: in termini di valore questa cifra corrisponde a poco più di 3 miliardi di dollari, in calo del 17,5 per cento.
La segue Ibm,seconda in termini di valore (3,156 miliardi, in calo del 9,7 per cento) e terza in termini di unità (209,8, in calo dell’8 per cento).
Decisamente migliori le performance di Dell, che chiude il trimestre con entrambi i valori in positivo: +1,7 per cento in unità, attestate a 551.000, e +10,7 per cento in valore, attestato in questo caso a 2,190 miliardi.
Oracle, che non entra nella top five in termini di unità vendute, riesce però a conquistare la terza posizione quando si parla di valore: attesta infatti a 716,7 milioni di dollari.
Singolare è la presenza, in quinta posizione in termini di unità vendute, di Inspur Electronics: il player asiatico beneficia infatti degli effetti di una grossa commessa di Hpc vinta sul mercato cinese: la trimestrale si chiude con poco più di 65.000 macchine, con una crescita del 211,8 per cento anno su anno.
L’area Emea continua, in questo scenario, a non mostrare segni di miglioramento.
Entrambi gli indicatori (volume e valore) sono negativi: si parla di poco più di 550.000 macchine, in calo del 5,9 per cento anno su anno, per un totale di 3,110 miliardi di dollari, in calo in questo caso del 4,6 per cento.
Hp, Dell, Ibm, Fujitsu e Cisco è la cinquina vincente quando si parla di unità consegnate, con tutti i player in calo tranne Dell e la best performer Cisco, mentre in termini di valore le prime cinque posizioni sono occupate da Hp, Ibm, Dell, Oracle e Fujitsu, anche in questo caso con indicatori negativi, tranne Dell che registra una crescita del 7.4 per cento.
Nella Regione, la sofferenza del comparto pare generata da un lato dai fenomeni di consolidamento e migrazione, che penalizzano sì il fronte x86, ma soprattutto quello RISC/Itanium, dall’altro dalla debolezza persistente nella domanda da parte del mondo enterprise.