È ormai chiaro come l’intelligenza artificiale stia cambiando il mondo. In particolare, per quanto riguarda il posto di lavoro, le tecnologie rese possibili dall’intelligenza artificiale creeranno dei profondi cambiamenti nelle attività e nel modo in cui vengono svolte.
ServiceNow, insieme a Pearson, ha condotto una ricerca per capire quali saranno le competenze lavorative chiave tra cinque anni. L’obiettivo era capire meglio in che modo l’intelligenza artificiale e l’automazione avrebbero trasformato i diversi lavori, oltre a scoprire come i leader aziendali e i dipendenti avrebbero dovuto prepararsi.
Formare la forza lavoro del futuro
La ricerca ha rivelato che più l’intelligenza artificiale svolge il lavoro delle macchine, meno gli esseri umani devono lavorare come macchine. Le competenze olistiche come la comunicazione, la collaborazione, l’innovazione e il pensiero analitico, diventeranno le abilità tecnologiche indispensabili di domani.
Fortunatamente, queste competenze possono essere trasferite da quelle posizioni che più probabilmente saranno influenzate dall’intelligenza artificiale, ai ruoli tecnologici del futuro. La ricerca ha rilevato ad esempio che, con la giusta formazione, gli assistenti amministrativi sono candidati eccellenti per soddisfare la crescente domanda di agenti dell’help desk.
Questa è una buona cosa. Dopotutto, gli esseri umani non sono nati per copiare e incollare dati in fogli di calcolo tutto il giorno. Tuttavia, questo cambiamento richiede oggi un’azione ponderata necessaria a rimodellare la forza lavoro del futuro.
Tech talent: colmare il divario di opportunità
Secondo IDC, il 90% delle imprese globali si trova di fronte a una grave carenza di talenti tecnologici, che potrebbe costare 6,5 trilioni di dollari entro il 2025.
L’offerta di lavoratori tecnologici provenienti da ambienti tradizionali non è in grado di soddisfare la domanda. Ma quello che sembra un divario di competenze tecnologiche è in realtà un divario di opportunità e l’intelligenza artificiale offre ai leader aziendali la possibilità di colmarlo. Automatizzando gli aspetti più tecnici dei lavori tecnologici, l’intelligenza artificiale rende queste posizioni più accessibili anche a persone che non hanno un background di sviluppo software o informatica.
I leader aziendali dovrebbero riconsiderare chi assumere e come. Devono anche riqualificare la forza lavoro esistente per poter coprire i ruoli tecnologici del futuro. Per questo motivo ServiceNow ha lanciato il programma globale dedicato ai talenti RiseUp with ServiceNow.
Programmi come RiseUp with ServiceNow aprono percorsi di apprendimento per le persone che sono state tradizionalmente trascurate dall’industria tecnologica. L’obiettivo di ServiceNow è formare 1 milione di persone sulla Now Platform entro la fine del 2024, e consentire loro di costruirsi carriere significative nell’ecosistema ServiceNow, consentendo allo stesso tempo a clienti e partner di trovare i talenti di cui hanno bisogno per avere successo nell’economia digitale.
È giunto il momento per tutti di ripensare al proprio posto all’interno della forza lavoro e di entusiasmarsi per le opportunità che stanno per arrivare.
Chi è Amy Regan Morehouse
Amy Regan Morehouse è vicepresidente senior della formazione globale di ServiceNow. Come dirigente di abilitazione strategica e sostenitrice della formazione, è appassionata di crescita aziendale attraverso l’apprendimento. Amy e i suoi team creano prodotti, programmi ed esperienze trasformativi per clienti, partner, dipendenti e individui, per aiutarli a raggiungere i loro obiettivi.
Amy è entrata in ServiceNow nel 2023 per dirigere l’organizzazione di formazione, abilitazione delle alleanze e certificazione. Si occupa delle attività di formazione globale dell’azienda, tra cui RiseUp with ServiceNow, un movimento di talenti che consente alle persone di costruire carriere significative sulla piattaforma Now attraverso la formazione, il coaching, il networking e l’esperienza pratica.