Nel mondo dei servizi cloud per le imprese, oltre ad Amazon, Ibm e Microsoft arriva anche Google, che offre servizi storage e computazionali garantendo importanti risparmi.
La scorsa primavera avevamo riportato la notizia di Microsoft ben decisa a posizionare Azure come diretto antagonista di Aws nel mondo dei servizi cloud.
L’annuncio era chiaro: i prezzi dei due servizi d’ora in poi saranno allineati.
A sparigliare il gioco arriva adesso Google, ben intenzionata a introdursi in una partita al momento giocata con convinzione da Amazon, Ibm e Microsoft: quella dei servizi cloud per il mondo delle imprese.
La proposta è semplice: Google offrirà servizi storage e computazionali al mondo delle imprese – e in particolare a quelle che stanno dismettendo i loro datacenter interni – garantendo una riduzione di circa il 10 per cento sul costo di tutti i servizi standard e addirittura fino al 60 per cento quando si tratta di sostituire servizi storage di fascia alta.
L’idea è chiara: c’è del business da fare nell’ambito dei servizi cloud, soprattutto laddove si tratta di proporre una piattaforma robusta in grado di sostenere applicazioni e servizi infrastrutturali.
E Google vuole essere della partita.
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