Attenti a migliorare le strategie di vendita omnichannel, ma frenati dal contestuale costo elevato riscontrato nell’evadere gli ordini.
Così appare il 67% dei 410 Chief executive officer di società retailer e produttrici di beni di largo consumo intervistato in tutto il mondo alla fine del 2014 da PwC per Jda Software.
Interessato a capire cosa erode i margini dei retailer che si occupano di vendita e distribuzione di prodotti attraverso più canali, il fornitore di soluzioni per la gestione dei processi di supply chain, si è fatto promotore di “Global Retail and Consumer Goods CEO Survey: The Omni-Channel Fulfillment Imperative”, uno studio per comprendere come soddisfare la domanda omnicanale in modo redditizio.
Stando, infatti, a quanto emerso dalla ricerca, nonostante l’aumento degli investimenti per ottimizzare la vendita su più canali, solo il 16% dei retailer e dei produttori di beni di largo consumo intervistati afferma di operare con profitto.
A pesare sono, nel 71% dei casi, la gestione dei resi per gli ordini effettuati online e nel punto vendita, ma anche i costi di spedizione diretta al cliente (67%) e al punto vendita per il ritiro in un secondo momento, citati dal 59% del campione interpellato.
Ma se l’obiettivo finale è aumentare le performance della vendita omnicanale la strada da percorrere, per Jda Software, si conferma una sola e passa dall’implementare soluzioni per l’evasione degli ordini e per la logistica che possano rivelare i costi nascosti associati a ogni modalità di consegna.
Sempre i retailer devono, inoltre, poter contare su strumenti di previsione della domanda iniziale, per avere la certezza che i prodotti siano disponibili in modo tale da supportare una consegna redditizia.
Convinti, nel 53% dei casi, che la riduzione o la modifica degli spazi occupati dai punti vendita a favore di una maggiore focalizzazione sull’espansione dell’attività ecommerce è in cima ai fattori che favoriranno la crescita strategica per il prossimo anno, la maggior parte dei retailer non dispone, però, di informazioni specifiche per soddisfare ogni ordine online ricevuto.
Un’importante lacuna funzionale emersa dal report promosso da Jda e riconosciuta da oltre il 70% dei Ceo che indica l’evasione degli ordini omnicanale una delle priorità principali.
Accanto al miglioramento dei processi di evasione ordini in ambiente omnichannel, l’efficientamento di trasporti e logistica viene, infine, definito come bisognoso di maggiore attenzione seguita, a stretto giro, dal miglioramento della disponibilità delle scorte per l’evasione degli ordini.
Insomma, di fronte a un’accresciuta consapevolezza da parte delle aziende sul fatto che omnichannel non significhi solo processi di frontend, sia online sia sul punto vendita, e incremento delle vendite c’è. Come pure la conferma che l’omnicanalità sta guidando la trasformazione del mercato dei retailer e dei produttori di largo consumo con numerose implicazioni.
Ma di fronte a una focalizzazione più spinta sulla crescita del fatturato, anziché sulla redditività, per chi opera in questo mercato le sfide si confermano la soddisfazione delle aspettative dei clienti attraverso più canali, la capacità di rimodellare il proprio business per allinearlo al ruolo in costante evoluzione del punto vendita e la gestione dei costi associati alla soddisfazione delle aspettative omnichannel.