Prima è arrivata Sgi, poi Hitachi ma l’impressione è che Riccardo Maiarelli non abbia finito di tessere la sua tela di alleanze. "Questo è il lavoro più importante per un distributore – osserva -: capire le esigenze dei …
Prima è arrivata Sgi, poi Hitachi ma l’impressione è che Riccardo
Maiarelli non abbia finito di tessere la sua tela di alleanze. "Questo
è il lavoro più importante per un distributore – osserva
-: capire le esigenze dei clienti e stringere accordi per dare al mercato
quello che serve".
Con Sgi la stretta di mano è arrivata a dicembre. "Oggi stiamo
già lavorando – spiega – e abbiamo interpretato questo business
lungo tre direttrici: visualizzazione, high performance computing e storage.
In questo modo ci presentiamo di fatto su tre mercati di cui il primo rappresenta
da sempre il fiore all’occhiello di Sgi, l’high performance computing ci consente
di dare risposte alla domanda di calcolo ad altissime prestazioni e sullo storage
aggreghiamo dischi, server e storage".
Hitachi è un accordo che risale invece a gennaio e nasce dalla strategia
del produttore nipponico di muoversi verso il mondo delle Pmi. "Stiamo
parlando di nuove linee di macchine da 13mila euro in su, le Thunder 9520 Workgroup
per le quali Hitachi ha la necessità di costruire un canale adeguato
per raggiungere il mercato delle Pmi".