Sono cinque i nuovi Pentium III-M rilasciati dalla società, con frequenze che vanno da 700 MHz a 800 MHz. Quattro di questi sono indirizzati al settore dei mini-notebook e uno a quello dei sub-notebook. L’obiettivo è quello di favorire lo sviluppo del segmento ultra-portatili, con bassi consumi.
Dopo il lancio definitivo del Pentium 4 su tutta la piattaforma desktop, per
Intel è tempo di pensare ai notebook. E lo fa rendendo disponibili cinque nuovi
processori a basso consumo del tipo Pentium III-M. Più in dettaglio, i modelli
disponibili sono i processori low-voltage a 733 MHz, 750 MHz e 800 MHz e
l’ultra-low voltage a 700 MHz. Il chip a 800 MHz è stato rilasciato in due
versioni, una a 0,18 micron e una a 0,13 micron.
Allo stato attuale delle cose, si potrebbe dire: Pentium III, un processore
per ogni tipo di portatile. Eliminato dal fronte desktop, il chip è infatti ora
il cuore dell’offerta mobile di Intel e si propone nelle versioni standard, low
voltage (mini-notebook) e ultra-low voltage (ultra portatili e sub-notebook),
tutte e tre dotate della tecnologia SpeedStep per limitare i consumi.
Dai nuovi rilasci, sembra potersi individuare una tendenza verso il sempre
più piccolo e più compatto. Ma le cose in realtà non stanno così, o almeno non
del tutto. Intel spinge in modo evidente sul versante dei notebook con peso
inferiore a 1,8 Kg, facendo in questo senso affidamento sul fatto che nuove
tecnologie, come la trasmissione wireless, possano favorire l’affermarsi di
prodotti di questo tipo. Tuttavia, un’annata difficile come quella attuale e un
mercato poco propenso verso le piccole dimensioni come quello statunitense non
sembrano assecondare la strategia di Intel.
A fronte di ciò, Idc ha previsto che le vendite dei notebook ultra-portatili
dovrebbero scendere dalle 840.000 unità del 2000 a i 617.000 del 2001. A questo
risultato, afferma la società di analisi, dovrebbe contribuire anche il fatto
che più piccolo significa anche più costoso. Però nel medio termine gli
ultra-portatili, che oggi hanno solo il 10% di share nel segmento notebook,
dovrebbero poter finalmente avere la meglio sui diretti concorrenti, ossia i
portatili full size (30% del mercato) e i notebook thin-and-light (60%). Idc
conferma, però, che il successo dei modelli più piccoli si avrà solo quando
finalmente i prezzi scenderanno in modo opportuno, il che potrebbe avvenire in
cinque o sei anni. In questo senso, se coadiuvati da un costo adeguato, in un
periodo da uno a tre anni, gli ultra-portatili potrebbero conquistare un altro
20% di share.
Intel, comunque, non dimentica i notebook full size. Infatti assieme ai chip
a basso consumo ha reso disponibile anche un Pentium III-M a 1,2 GHz, che è già
adottato da Toshiba sulla linea Tecra 9000, attualmente venduta negli Stati
Uniti a 3.329 dollari (3.638 euro).
Come suo solito, per consentire di ottenere il meglio dai nuovi processori,
Intel ha rilasciato anche due nuove versioni dei chipset 830, l’830M e l’830G,
che integrano il processore grafico e consentono un’ottimizzazione dei consumi.
Dei due nuovi chipset, l’830M ha una funzione che mette il luce maggiormente le
performance, mentre l’830G punta a massimizzare l’autonomia del
notebook.