Si discute del personal firewall di Xp

Inserito nel Service Pack 2 del sistema operativo, attivato di default, il firewall software di Microsoft non passa inosservato.

26 febbraio 2004

L’ingresso di Microsoft nel mercato dei personal firewall non è passato inosservato.


Perchè di questo si tratta, anche se ammantato di service pack.


La presentazione delle funzionalità di sicurezza contenute nel prossimo update di Windows Xp (Sp2), fatta da Bill Gates in occasione della Rsa Conference, ha portato molti osservatori sulla strada dei dubbi.


Si sono chiesti, in sostanza, che ne sarà degli operatori che tradizionalmente lavorano in questo campo.


Le funzioni di sicurezza incluse nell’aggiornamento di Xp sono riassumibili sotto il cappello del personal firewall, prima conosciuto come Internet Connection Firewall, a cui si aggiungono modifiche in Internet Explorer, come la gold bar che consente di filtrare direttamente i pop up e i controlli ActiveX.


Il firewall software di Windows Xp, quindi, non è una novità assoluta, ma lo sarà il suo modo di intervenire: di default, cioè all’avvio del sistema. Se non si vuole che intervenga, insomma, lo si deve disattivare.


A tutta prima sembra essere un prodotto da utente finale. E forse lo è. Ma non sono pochi quelli che prevedono cieli neri per società, per esempio, come ZoneLabs (alle prese, oltretutto, da recenti problemi di buchi sulla propria soluzione).


E la stessa ZoneLabs, come Sygate e Iss, ritengono che prima che l’iniziativa Microsoft possa attechire sul fronte enterprise, ce ne vuole.


C’è anche chi fa osservare che, in fin dei conti, un firewall Microsoft lo ha sempre avuto, dentro Isa server.


Comunque sia, l’attivazione di default del “fattore bloccante” è la popolarizzazione di uno strumento il cui utilizzo, prima, era lasciato al libero arbitrio.

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