Preparare i partner al Big Bang della sicurezza: questo è l’approccio di SonicWall alla luce dell’aumento degli attacchi e della loro natura sempre più pericolosa tenuto conto anche che la cyberwarviene condotta dietro a equilibri politici internazionali precari.
Bob Vankirk, Chief Revenue Officer di SonicWall, sembra avere le idee molto chiare: il bello deve ancora venire «dobbiamo aspettarci attacchi che avranno un impatto forte, inimmaginabile e difficilmente controllabile considerando che siamo tutti connessi».
A confermare questa potenziale scenario sono anche i risultati provenienti dal consueto Cyber Threat Report 2019 di SonicWall che analizza l’andamento e la natura delle minacce informatiche.
Nel 2018 si evidenziano 10,52 miliardi di attacchi a livello globale e 1,64 miliardi solo in Europa, con un tasso di crescita del + 23% rispetto all’anno precedente.
Nel vecchio continente le minacce arrivano da più fonti e puntano a mettere in seria difficoltà le aziende per volume, intensità ed frequenza degli attacchi.
Sono cresciuti del 68% gli attacchi che prendono di mira le Web App, così come hanno avuto un balzo impressionante in avanti quelli dedicati all’ambito IoT (+217,5%).
Ma più in generale SonicWall segnala i rischi legati agli attacchi “Side Channel”, ovvero quelli che sfruttano le caratteristiche indirette del sistema per giungere alla sua compromissione.
«Per far fronte a questa situazione è necessario ricorrere a strumenti alternativi, che fungano da sistema di analisi in tempo reale, capace di rilevare e bloccare gli attacchi in modo automatico» sottolinea Vankirk.
Ad assicurare questo risultato è la tecnologia proprietaria entrata nel mercato l’anno scorso e che prende il nome di RTDMI (Real-Time Deep Memory Inspection).
Basata sull’uso dell’intelligenza artificiale, questa soluzione è in grado di rilevare il malware direttamente al livello di memoria «un sistema molto più efficace rispetto alle tradizionali sandbox offerte da altri fornitori, non solo in termini di precisione, ma anche per la velocità di rilevamento e la capacità di risposta all’attacco» fa notare Luis Fisas, Director South Europe di SonicWall.
Ed è proprio in questo ambito che SonicWall si sta impegnando per crescere nei prossimi anni: un’azienda che storicamente è associata all’offerta del firewall, sta facendo grandi passi avanti per collocarsi ed essere riconosciuta nel mercato come erogatore di soluzioni capaci di integrarsi in progetti di sicurezza di più ampio respiro e dunque non solo firewall.
Infatti, negli ultimi due anni l’azienda ha annunciato ben 54 nuovi prodotti dedicati non solo alle Pmi, ma anche al segmento enterprise «oltre alle componenti di sicurezza perimetrale, forniamo molte altre soluzioni legate al secure wireless, remote access e cloud, endpoint e all’email security» afferma VanKirk.