Nasce un’alleanza di ferro nel mondo Crm, anche se non si concretizzano le commistioni finanziarie anticipate in un primo tempo. La suite eBusiness Applications sarà integrata nei prodotti server di Microsoft, la quale, in cambio, supporterà l’architettura Uan.
22 ottobre 2002 Anche se non ci sono gli attesi movimenti di capitali né tantomeno una clamorosa fusione, l’alleanza appena siglata tra Microsoft e Siebel rischia di avere un impatto significativo nello scenario evolutivo del Crm. In base ai termini dell’accordo, la suite eBusiness Applications di Siebel sarà integrata con i vari server software di Microsoft oggi disponibili (BizTalk, Windows .Net Server 2003, Sql Server, Exchange, Office e Visual Studio .Net) e le due aziende lavoreranno insieme per lo sviluppo, le vendite, il marketing e il supporto alla clientela. Interessante è la presenza, nel pacchetto, di Sql Server, che oggi rappresenta il database d’appoggio solo del 25% della clientela Siebel (il 65% è Oracle e il 10% Db2), ma, secondo il management della società, cresce annualmente a un tasso del 40%.
L’annuncio è stato dato nel corso della User Week Conference di Siebel, in programma a Los Angeles e ciò tradisce l’importanza che l’azienda vi attribuisce, soprattutto in termini di visibilità. L’obiettivo è quello di fornire al mercato soluzioni enterprise che possano supportare in modo completo i Web service. Ma l’accordo rappresenta un passo avanti fondamentale soprattutto per le emergenti strategie Erp e Crm di Microsoft, dopo le acquisizioni, completate nei mesi scorsi, di Great Plains e Navision, che hanno aperto la strada soprattutto del midmarket. A queste mosse, era seguito l’annuncio, in settembre, della roadmap produttiva, imperniata su applicazioni Crm, Business Solution Professional Service Automation, Retail Management System, un prodotto di portale e un software per lo scambio di dati su Internet con clienti e partner. L’accordo con Siebel è invece indirizzato prevalentemente ai clienti corporate, segmentati per industrie verticali.
BizTalk Server diventa, inoltre, il sesto server d’integrazione a supportare la Universal Application Network (Uan) di Siebel, la quale include una libreria di processi di business prepacchettizzati per mercati specifici, basati su best practice, nonché un tool per il disegno di processi e un server d’integrazione per eseguire processi di business e coordinare la comunicazione fra applicazioni. Una versione Uan-compliant, capace di supportare anche gli emergenti linguaggi Bpel (Business Process Extension Language) e Wsfl (Web Services Flow Language) è attesa per il primo trimestre del prossimo anno.
Dunque, Siebel ha fatto la propria scelta di campo, schierandosi al fianco di Microsoft, mentre altri concorrenti sembrano più interessati a battere il chiodo su J2ee, oggi meglio inserito nel mondo enterprise. La piattaforma Java, peraltro, lascia un maggior spazio d’azione agli sviluppatori e questo non è mai piaciuto allo specialista di Crm. L’intesa rappresenta anche un’inversione di tendenza nei rapporti tra le due aziende. Great Plains, infatti, aveva un accordo di bundling con Siebel, ma l’assorbimento in Microsoft non aveva portato a un automatico rinnovo, anche perché il nuovo padrone ha scelto da subito di sviluppare un proprio prodotto Crm. Quest’ultimo dovrebbe essere rilasciato entro la fine dell’anno e viene posizionato su un livello di utenza più bassa rispetto a quella di Siebel, anche se un po’ di sovrapposizione dovrebbe inevitabilmente verificarsi. Ora, l’accoppiata Microsoft-Siebel pare pronta, sotto la bandiera .Net, a confrontarsi sul terreno con gli altri competitor, come Sap e Oracle, più sbilanciati verso J2ee.
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